L’apertura dei cantieri del Nuovo ospedale della Sibaritide? Il coup de théâtre della politica calabrese per giustificare anni di latitanza, inefficienza e depauperamenti dei governi regionali, di centrosinistra e centrodestra, nella Sibaritide.
Nei mesi scorsi avevamo messo in guardia sul rischio che un’opera di vitale importanza per il futuro del territorio potesse diventare un becero strumento da campagna elettorale. E così sarà. L’avvio dei lavori consisterà nella perimetrazione dell’aria ed in qualche altro lavoro di movimento terra a ridosso delle prossime elezioni politiche. Null’altro. Qual è il cronoprogramma dei lavori? Sappiamo già quando sarà conclusa l’opera? A commentare l’apertura dei cantieri della nuova struttura ospedaliera di contrada Insiti, annunciata ieri dalla Regione Calabria e in programma per il prossimo 29 gennaio, è il presidente nazionale de Il Coraggio di Cambiare l’Italia, Giuseppe Graziano, che di recente, insieme al coordinamento territoriale del movimento, aveva fatto emergere tutte le ombre, mai dissipate, sulla cantierizzazione della nuova opera. Siamo seriamente preoccupati – aggiunge Graziano – perché nessuno, ad oggi, ha dato risposte alle tante perplessità che avevamo evidenziato riguardo al nascente nuovo ospedale. Su tutte quelle che riguardano le tappe di realizzazione della struttura e dei servizi ad essa connessi. Sappiamo già da ora quando verranno consegnati i lavori? La Regione ha avuto rassicurazioni sulla solidità ed efficienza dell’impresa appaltatrice? Dopo la perimetrazione dell’area cantiere, che avverrà presumibilmente nei prossimi giorni, come si svolgeranno i lavori? È già partita la progettazione esecutiva dei servizi collaterali al nuovo nosocomio? La Regione Calabria non ha dato nessun riscontro in merito, nonostante le continue sollecitazioni e nonostante i diversi suggerimenti che abbiamo dato nei mesi scorsi. Come quello, ad esempio – ricorda il leader del CCI –, di stilare un cronoprogramma dei diversi step di realizzazione dell’opera. E le nostre perplessità sul fatto che l’inaugurazione dei cantieri possa essere solo una trovata da campagna elettorale viene confermata dalla stessa nota stampa attraverso la quale la Regione ha annunciato la cerimonia e nella quale si evince chiaramente che si tratta solo dei lavori di attuazione del progetto esecutivo delle opere prioritarie e non dell’opera stessa! Quindi la cantierizzazione, la recinzione, la pulizia dell'area, la bonifica dagli ordigni bellici, la movimentazione delle terre e le operazioni propedeutiche all'avvio dei lavori strutturali; il tutto da realizzarsi nei prossimi 4 mesi. E dell’ospedale? Nemmeno l’ombra! E questo, purtroppo, fa crescere la convinzione che l’opera, così come tantissime altre incompiute del nostro territorio, possa diventare solo uno strumento civetta da poter utilizzare ad uso e consumo dei governi calabresi di turno per continuare ad illudere la gente rispetto ad un diritto fondamentale che è quello alla salute. Ricordiamo al presidente Oliverio che sulla sanità nella Sibaritide non si può andare troppo per il sottile, né essere poco premurosi, considerato che qui purtroppo la rete ospedaliera e assistenziale è stata ridotta al lumicino per gravi colpe della politica. Corigliano-Rossano, insieme al resto del territorio ionico cosentino, sono state le uniche vittime sacrificali immolate sull’altare di un famigerato piano di rientro, votato al risparmio.
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