Fonte: Comunicato stampa

La ricorrenza dei 15 anni dell’ingresso a Rossano delle Monache Agostiniane, avvenuto nel maggio 2009 ad iniziativa dell’arcivescovo Santo Marcianò e dei 5 anni del loro trasferimento nella nuova sede del “S. Agostino” nei locali fatiscenti del Seminario Estivo di Piana Vernile in montagna, opportunamente ristrutturati ed inaugurati il 28 agosto 2019 dall’arcivescovo Giuseppe Satriano,

ha dato allo storico Mons. Luigi Renzo, vescovo emerito di Mileto-Nicotera-Tropea, l’opportunità di ricostruire storicamente il lungo percorso plurisecolare in Calabria e nella diocesi di Rossano-Cariati dell’Ordine Agostiniano, anche per apprezzare cordialmente il coraggio profetico dimostrato dalle monache di Lecceto nel senese per aver voluto scegliere di radicarsi nuovamente tra noi dopo secoli di assenza e con una loro presenza tutta originale. In una terra poi come Rossano, ricca di spiritualità monastica sia greca che latina, che vanta tra i suoi figli il grande monaco riformatore S. Nilo e la splendida abbazia di S. Maria del Patire fondata da S. Bartolomeo da Simeri, questo nuovo innesto, peraltro con l’annesso “Parco per riconnettersi con l’Essenziale” in via di realizzazione, unito all’altra presenza storica delle monache di S. Chiara che ancora resiste in città, serve a dare un tocco ed un maggior sapore corroborante per stimolare chiunque alla ricerca della spiritualità e, perché no, della vita contemplativa. Si tratta certamente di un innesto connaturale e fortemente significativo per le prospettive che può aprire a vantaggio della collettività in un mondo come quello moderno che ha bisogno di acquistare senso e di ricuperare l’interiorità smarrita. Anche se mancano notizie precise e documentate sul primo impianto degli Agostiniani in Calabria, sembra, comunque, che il convento più antico debba essere considerato quello di Paola databile tra XIII-XIV secolo. Anche del ramo femminile si trova traccia già nel 1326 nel monastero S. Maria di Valverde di Caulonia in diocesi di Gerace, oggi Locri-Gerace. Ruolo importante nella riforma dell’Ordine, richiesta dalla situazione di decadenza e di sbandamento che si era venuta a determina col tempo dopo l’entusiasmo di partenza, ha avuto protagonista in Calabria il P. Francesco Marino di Zumpano che, a partire dal 1483, adottò con fermezza i principi fondanti della Regola di S. Agostino arrivando a coinvolgere nel suo movimento numerosi monasteri della Regione tanto da dare avvio ad una autonoma Congregazione di Osservanza passata alla storia come Congregazione di Calabria o Zumpana, dal paese natale del fondatore, i cui Statuti vennero approvati nel 1535 al papa Paolo III. Nel clima di riforma dell’Ordine c’è da registrare, ad iniziativa di P. Bernardo Milizia di Rogliano, l’altra Congregazione Agostiniana detta di Colloreto dalla località nel comune di Morano Calabro dove la riforma prese piede. Tanta vitalità spirituale, durata in Calabria per diversi secoli fino alla soppressione francese del 1809 ed oggi rilanciata dalle Monache Agostiniane di Rossano, non poteva essere sottaciuta, per cui occorre esprimere piena gratitudine all’autore per averla voluta ripercorrere e riproporre a vantaggio di questa nostra modernità problematica.

 

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