Fonte: Comunicato stampa
Corigliano-Rossano si prepara a vivere un fine settimana nel segno della più antica e rigorosa tradizione con i festeggiamenti in onore di San Giuseppe.
Tra identità e memoria. Una tradizione che prima di essere legata alla figura dello sposo di Maria trova fondamento nei riti pagani di primavera. Dal quindicesimo secolo in poi si innestò la celebrazione cristiana di San Giuseppe, protettore degli artigiani, dei poveri e dei viandanti cui si lega la consuetudine di preparare un piatto semplice da condividere con i più bisognosi, e che oggi rappresenta un momento di aggregazione per tutti, tra "u' mit e San Giuseppe", un piatto di tagliolini con ceci, baccalà e pepe rosso e “u pagghjerj i San Giuseppe". Si parte sabato 17 con due manifestazioni in contemporanea, a Piazza Steri e Piazza del Popolo. In piazza Steri, a partire dalle 18, gli studenti dell'istituto alberghiero "E. Majorana", preparerà una serie di degustazione a base di "tajarin cicer e baccalà" che saranno offerti gratuitamente ai presenti. Ci sarà un momento dedicato alle famiglie e ai più piccoli con giochi e intrattenimento a cura dell'associazione Hydra e in serata il concerto di Santino Cardamone. Calabrese d'origine ma bolognese d'adozione - nel capoluogo emiliano ha frequentato il DAMS e il conservatorio G.B Martini - Santino Cardamone si definisce un "cantautore folk blues" influenzato da "Vinicio Capossela, Fabrizio De André, Domenico Modugno e Iron Maiden". Appassionato chitarrista - allievo di Pietro Aldieri e Vincenzo Colosimo - l'artista ha diviso i palchi con, tra gli altri, Irene Grandi, Luca Carboni e Modena City Ramblers, e ha collaborato con Luigi Grechi. "L'emigrante con la chitarra", dopo l'ottima esperienza ad X Factor nel 2015 in cui aveva sorpreso e convinto tutti, dal pubblico ai giudici (in particolar modo Elio), una serie di concerti e diversi album, l’ultimo, pubblicato nel 2023, Tarantella a modo mio, spesso ospite in tv da Fiorello a Viva Rai2, in solo e in duetto con Eleonora Anania, sua partner artistica e nella vita, Santino Cardamone, arriva a Corigliano-Rossano con un linguaggio nuovo, più malinconico, accanto a quello più solito e conosciuto di Santino (ovvero l'allegria tipica del folk e l'associazione musica/ballo). Eventi a cura della AbVision e delle locali ProLoco con il patrocinio dell'Amministrazione comunale. A Piazza del Popolo, a partire dalle 17, si alterneranno una serie di eventi tra animazioni e giochi per bambini, postazioni di trucco, mascotte, baby dance e palloncini. Alle 19, con il sottofondo di letture di poesie in vernacolo sulla festa di San Giuseppe, in collaborazione con le associazioni del territorio "Poesie e Dintorni", "Il Serratore", "Sinergie", "Coriglianesi nel Mondo" e la ProLoco, sarà accesso "u pagghjerj i San Giuseppe", seguito dalla degustazione di "tagghjarelli e ciciri" e zeppole di San Giuseppe. Chiuderà la serata un momento di intrattenimento musicale con Daniele De Cicco. Domenica 17 marzo, la tradizionale festa al Giardino di Iti, a cura del Comitato Festa di San Giuseppe e Parrocchia Madonna del Buon Consiglio. Si parte alle 10 con l'itinerario "Del sole e della natura" una passeggiata lungo il torrente Coserie fino all'edicola votiva dedicata a San Giuseppe, "Cannil e ppuri" a cura dell'associazione Club Trekking Rossano e Retake Rossano. Alle 11 la santa messa. Alle 12 la messa a dimorea di un albero di ulivo nella storica nicchia al Casino di Iti dove si trova la statua di San Giuseppe. A chiudere la mattinata nel piazzale del Giardino di Iti, il classico pranzo a base di tajarin cicer e baccalà, come da tradizione offerti dalla famiglia Campana per voto. A Piazzetta Portofino dalle ore 16 inizierà l'allestimento de "u pagghjeri i San Giuseppe", seguirà una esibizione dell'Accademy Ballet, alle 18 Daniele Show, Il Molleggiato, alle 19 l'accensione del pagliere. Durante la serata sono previste degustazioni di prodotti locali. Evento a cura dell'associazione Il Tremaglio. «Questa due giorni che abbiamo pensato e ideato, per mantenere viva una tradizione che si tramanda da secoli - ha dichiarato il sindaco Flavio Stasi - è letteralmente un "invito" a stare insieme, a condividere, come città il sapore della memoria e della nostra identità».