Quante volte abbiamo pensato: "questa cosa la farò dopo"? Quante volte abbiamo preferito che fossero gli altri ad occuparsi di una qualche faccenda?

Le parole del Vangelo di oggi ci invitano a proporci, a non avere paura di fare, di compiere opere di carità. Spero che ti siano ti grande ispirazione per il tuo percorso di fede.

 Poi udii una voce del Signore che diceva:

«Chi manderò? E chi andrà per noi?»

e io risposi:

eccomi manda me!

 

(Isaia 6,8)

Tutto il contrario di quello che di solito ci viene in mente. Di fronte alle necessità del mondo pensiamo: qualcun altro se ne occuperà; certo non noi che abbiamo già tante cose da fare, che arriviamo a fine giornata che non ne possiamo più. E se invece il Signore aspettasse proprio che fossimo noi a proporci? È proprio tutto il contrario di quello che si dice solitamente: nessuno è indispensabile. Invece quando Dio ci interpella, sta pensando che se non rispondiamo con prontezza: eccomi! nessun altro potrà farlo allo stesso modo e quell’incarico resterà tristemente disatteso. Pensiamoci seriamente la prossima volta che ci suscita nell’animo il desiderio, l’entusiasmo, la pazzia di buttarci in qualche buona opera del regno; possiamo star certi che la chiamata viene dall’alto.

 

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