Cari amici, questa domenica siamo invitati a riflettere su un messaggio di speranza dal profeta Isaia.
La salvezza che Dio ha preparato per noi è come una relazione d’amore che si compirà pienamente e per sempre. In questo cammino di fede, non lasciamoci mai scoraggiare, ma apriamo il cuore a questa promessa di salvezza che ci viene incontro.
Nessuno ti chiamerà più Abbandonata,
né la tua terra sarà più detta Devastata,
ma sarai chiamata Mia Gioia
e la tua terra Sposata!
Is 62, 1-5
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Il profeta Isaia paragona la storia della salvezza allo sviluppo della relazione sponsale fra uomo e donna: verranno giorni in cui questa relazione sarà piena, definitiva ed eterna. Dio e l’umanità saranno nuovamente insieme in un’alleanza che niente e nessuno potrà più distruggere. La profezia di Isaia si è compiuta: la vita di Gesù, la sua morte e risurrezione, sigillano il patto d’amore. E certamente non in modo casuale il primo segno che Gesù compie, secondo l’evangelista Giovanni, avviene proprio durante una festa di nozze, quasi a manifestare quel compimento che Israele attendeva. Gesù dona vino nuovo, segno di gioia e di pienezza, segno messianico per eccellenza, ma poi, nel dono supremo della sua esistenza, Egli stesso si farà vino, dato per la vita di tutti.