Ciao cari amici, quaranta giorni fa siamo partiti nel nostro percorso di Quaresima dal deserto e con il Maestro ci siamo lasciati guidare sul Tabor per ammirare la sua bellezza, alla spianata del tempio, nel colloquio con Nicodemo e in compagnia dei greci che chiedevano a Filippo di poter vedere Gesù.
Entriamo nella settimana, definita santa, perché è il centro della vita di un cristiano. Faremo compagnia a Gesù, nelle sue ultime ore anche se la nostra vita continuerà a trascorrere regolarmente. Staremo in sua compagnia, minuto dopo minuto..
Il centurione,
che si trovava di fronte a lui,
avendolo visto spirare
in quel modo,
disse:
«Davvero quest’uomo
era Figlio di Dio!»
Mc 14, 1-15, 47
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Sopra un asinello, osannato dalle folle come re, Gesù entra in Gerusalemme. Abbiamo percorso tutto il vangelo che Marco immagina come un lungo cammino verso la città santa facendo risuonare l’interrogativo: Chi sei tu, Gesù di Nazaret? Ora Gerusalemme accoglie il Messia mutando l’Osanna festoso nel grido: Crocifiggilo, mentre all’orizzonte si staglia l’ombra della croce. Così Gesù manifesta la sua identità: nella libertà obbediente di offrire se stesso, per amore, alla passione e alla morte. Guardiamo a lui nel silenzio, nell’ascolto profondo, senza timore di seguire i suoi passi e senza perderci d’animo se nelle vicende personali e in quelle drammatiche del mondo pare che questa passione non debba avere termine. È l’amore che non finisce mai. Chi sei tu per me, Gesù di Nazaret? Buona domenica delle Palme.