di Salvatore Martino
In un Paese normale, quando crolla una strada, un ponte, quando si verifica una frana, si interviene subito per ripristinare i collegamenti, per permettere alla gente di muoversi e svolgere normalmente le proprie attività.
Se dalle nostre parti, questo non accade, anzi, si ferma tutto, si blocca tutto, e i cittadini sono costretti a scendere in piazza per protestare, vuol dire che il sistema non funziona, che le istituzione non svolgono bene il loro compito, vuol dire che chi governa il territorio non lo fa nel modo migliore. Nel caso specifico, se ai cittadini di Longobucco non viene consentito di riprendere celermente i contatti col territorio e di sentirsi parte del mondo, vuol dire che viviamo in un territorio in cui lo stato non è in grado di garantire la sua presenza, la sua tutela, e il suo sostegno ai cittadini. Eppure, ad essi viene chiesto regolarmente di pagare le tasse e di sentirsi orgogliosi di far parte di questo grande Paese che è l’Italia.