di Francesco Sommario (*)

I due centri storici di Corigliano e Rossano possiedono peculiarità paesaggistiche, architettoniche, artistiche e storiche uniche, di grande rilevanza e in gran parte ancora incontaminate, fruibili e diversificate. Nel contempo, sebbene risulti elevata la ricchezza di tali risorse sia in riferimento al turismo culturale che all’aspetto identitario della nostra Città, i due centri storici sono sempre stati visti come un peso dalle varie Amministrazioni Comunali che si sono succedute, per involuzione culturale e per incapacità di gestire risorse complesse, quale può essere un bene culturale. Gli stessi cittadini continuano ad abbandonare quei luoghi per mancanza di servizi e degrado generale.

Il Centro Storico di Corigliano, tralasciando alcuni quartieri periferici di recente realizzazione, dopo la rimozione di alcune abitazioni e manufatti non contestualizzabili o fatiscenti, può ritenersi una testimonianza storica eccellente di un periodo che va dal Medioevo all’Ottocento. Bisogna dare forza a questa peculiarità, rivitalizzando i vari rioni riportandoli alle loro originarie caratteristiche e rendendoli fruibili. Col termine “fruibili” si deve intendere che devono essere ricettivi (albergo diffuso), attrattivi e consumabili dal punto di vista culturale e del benessere interiore.

Lo stesso può dirsi del Centro Storico di Rossano il quale possiede una ricca storia Bizantina e del Monachesimo, ben conservata e già ampiamente valorizzata, che se messa in rete con quanto offerto dal punto di vista storico da Corigliano si produrrebbe un plusvalore eccezionale per entrambi i Centri.

Da qui l’idea-progetto di come rendere possibile tutto ciò, che può sintetizzarsi in alcuni punti.

Ogni Rione dovrà identificarsi con un determinato periodo storico (es. Seicento, Settecento, Ottocento), con la creazione di attività artigianali e culinarie, moda, spettacoli, teatro, convegni a tema specifici di quel periodo.

Creare un sistema bibliotecario diffuso che coinvolga non solo gli Archivi Storici e le Biblioteche Pubbliche ma anche le ricche Biblioteche di alcuni privati, come ad esempio quella appartenente al compianto architetto Mario Candido.

Proporre alle Scuole Medie Inferiori e Superiori della Città di inserire nelle attività didattiche curriculari un’ora settimanale incentrata sulla ricchissima Storia socio-economica e culturale di Corigliano Rossano.

Proporre e coordinare Borse di Studio Universitarie su temi inerenti la valorizzazione dei due Centri Storici.

Definire un Protocollo d’Intesa con l’Università della Calabria che preveda la possibilità di svolgere attività laboratoriale pratica o tirocini formativi per gli studenti frequentanti il Corso di Laurea Magistrale in Valorizzazione dei Sistemi Turistico Culturali  (LM-49) presso i nostri due Centri Storici.

Promuovere un Turismo Studentesco tramite proposte articolate di vacanze studio o di alternanza scuola-lavoro, sia nei periodi scolastici che in quelli estivi. Tali vacanze studio, naturalmente, dovranno essere incentrate su quelle attività culturali di tipo laboratoriale e creative specifiche dei due Centri Storici.

Creare un Sistema Informativo Territoriale mirato per la gestione dei due Centri Storici.

Creare un Centro di Coordinamento di Progetto, composto da personale qualificato e competente, col compito di gestire il Progetto: monitorare, valutare, proporre e promuovere a partire dalle finalità e dagli obiettivi prefissi. Il personale può essere individuato/proposto sia da soggetti pubblici che da soggetti privati i quali contribuirebbero alla realizzazione del Progetto stesso, tramite accordi stilati.

I soggetti che farebbero uso di questi beni sarebbero, sicuramente, non solo i cittadini di Corigliano Rossano ma, in particolare, scolaresche di ogni provenienza, studiosi,  turisti interessati anche alla cultura, famiglie, associazioni.

Le maggiori aree di intervento saranno, quindi, i due Centri Storici, ma, attraverso un sistema di gestione integrato, tutte le varie risorse di natura storico/culturale ricadenti sul territorio della città di Corigliano Rossano dovranno esserne interessati (es. Scavi di Sibari, Thurio, Quadrato Compagna, Torre Stellata, Patire).

 

Tutto ciò comporterebbe: un definitivo recupero, salvaguardia e valorizzazione dei due Centri Storici; la loro rivitalizzazione con incremento del numero di cittadini residenti e con la nascita in loco di attività artigianali, ricettive e commerciali; la creazione di Centri di Promozione Culturale; la creazione di un’immagine POSITIVA e BELLA della nostra Città; il recupero dell’identità territoriale della comunità; la creazione di centinaia di posti di lavoro, sia in ambito tecnico-manutentivo che professionale, specialmente per i più giovani.

 

Verrebbero coinvolti: tutti gli Uffici Comunali, sia nella fase progettuale che realizzativa dell’idea, poiché si tratta di intervenire su tutti gli aspetti socio-economici e strutturali dei due Borghi. Di grande rilievo diventerà la collaborazione col mondo della Scuola e dell’Università.

Protocolli d’intesa andrebbero poi creati con l’Arcidiocesi Rossano-Cariati, poiché molti beni architettonici e non che ricadono nei due Borghi storici sono di proprietà della Chiesa.

Altri rapporti chiari e ben definiti dovranno essere avviati col mondo imprenditoriale in genere, con quelli di promozione turistica in particolare, e con la Regione Calabria.

Le risorse Economiche a cui accedere sarebbero: Tassa di Soggiorno; Fondi PON, POR; Fondi privati; Defiscalizzazione.

Le risorse Persone Fisiche coinvolte sarebbero: personale interno agli Uffici Comunali; Personale competente del mondo della Scuola e dell’Università; Associazioni; Imprese turistiche, artigianali e commerciali; Sindacato, Clero.

(* rif. "Nuovo Corriere della Sibaritide - Ottobre/Dicembre 2019 - anno 4, n. 5, pagg. 24-25")

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