di Salvatore Martino
Bisogna smetterla di far pagare ai cittadini errori e orrori commessi da chi in tutti questi anni ha ricoperto responsabilità politiche o amministrative e ha ridotto in un colabrodo la sanità in Calabria e nel nostro territorio.
Qui non è in discussione solo la chiusura di un reparto degli ospedali di Rossano o di Corigliano, qui si sta evitando di affrontare due temi che non possono più essere ignorati. Il primo è di carattere costituzionale e riguarda il diritto sacrosanto del cittadino alla cura e alla salute, il secondo riguarda le responsabilità di chi ha gestito con incompetenza o dissolutezza un servizio che ora non può e non deve pesare sulle spalle di chi ha bisogno. Finché si continuerà a parlare di aggiustamenti o di soluzioni provvisorie, e non della tutela dei diritti dell’ammalato e delle responsabilità di chi doveva agire con serietà e non lo ha fatto, il cittadino continuerà ad essere vittima di una situazione che è diventata pesantissima. C’è, però, in questo frangente una cosa che stupisce molto, o forse no, ed è il silenzio che circonda tutta la vicenda: a parte l’intervento del sindaco e le prese di posizione dei gruppi di opposizione in Consiglio comunale, il nulla, eppure una questione così importante e vitale come quella sanitaria avrebbe bisogno dell’appoggio forte di tutti, a cominciare dai cittadini di questo territorio.