di Salvatore Martino
Occorre soppiantare questa società, ormai vecchia e logora, abbarbicata sull’egoismo e sul denaro, incapace di offrire speranza e futuro alle nuove generazioni, e sostituirla con una nuova società in cui il lavoro diventi realmente strumento di sviluppo e motivo di realizzazione personale.
Una società che non crede nel lavoro è una società ingiusta e destinata a finire, e l’Italia e l’Europa stanno correndo il rischio di scomparire dalla scena internazionale proprio perché morbosamente avvinghiate alla logica degli egoismi, degli interessi, e non del lavoro.