Fonte: Vocabolario storico etimologico coriglianese - Editore Castriota - pag. 427
N= Le voci che iniziano per nc-, nd-, nf , ng-, nt- nz- sono da intendersi con il segno di elisione /'n/ ove la enne d'avvio, anteposta, corrisponde ad /in / illativo, che richiede il segno diacritico e ha il significato di continuativo, consecutivo.
‘n (afer. di in), in; 'ncuòlli, in collo; 'nzuonni, in sogno; 'nzjemi, insieme, 'nzapureri, assaporare, ecc.
'na (afer. del lat. unam), art. indeterm., corrispondente all'art. indeterm. f., "una" della lingua it.; 'na vota, una volta; n'autra, un'altra. Gli art. indeterminativi (uno, una) sono sempre indicati in avvio di parola dal segno di afer. ('), 'nu, 'na, per evitare di confonderlo con l’omofono numero cardinale (un, uno). Come per l'art. indeterm. m., la consonante iniziale non va mai incontro a raddoppiamento espressivo.
'na (dal lat. unam, u/ na/ m), agg. num. card., pron. indef., una; na pinna, una penna. Come agg. num. card. non viene usata la forma aferizzata /'na/ con cui si indica invece l'art. indeterm.
•naccarielli (dallo sp. macarela, "sgombro"), ittion., varietà più piccolo di sgombro, pesce di mare; è conosciuto comunemente come maccarello o pesce lacerto; manca all'Accattatis e al Marzano); naccarielli janchi ccu pipi a bbarretti, una pietanza tipica coriglianese; in dial. rossan. è naccareddi.
nàcchiri (dall'ar. nakara, naqqara, timpano, strumento incavato), nacchera, strumento musicale fatto di due parti concavi di legno di ciliegio, unite l'uno sull'altro come le valve di una conchiglia, che si percuotono ritmicamente per accompagnare il ballo della tarantella (sono dette anche castagnelli).
nafftita, nafta, gasolio.
•nagghjieri (secondo Rohlfs, NDC, 450 der. dal lat. tardo nauclerus, "nocchiere", "capo della ciurma"; noi riteniamo che potrebbe invece essere connesso a guogghjeri, ogliaro, nuogghjeri con sincope della particella "netto", nettare, agglutinato alla voce ogliaro, con il signif. di "nettare l'ogliaro''), frantoiano; il capo operaio del frantoio; colui che era addetto alle operazioni di estrazione dell'olio di oliva dall'acqua di vegetazione che si creava dalla spremitura con le presse (l'olio nei frantoi antichi veniva ottenuto per decantazione; il frantoiano utilizzava come attrezzo una sorta di piatto con il fondo a punta di latta zingata munito di manico che gli permetteva di raccogliere l'olio che galleggiava in superficie); in dial. rossan. è najiri; voc. sic. naghièri; è detto anche 'u masseri i ru trappiti; cfr. le voci guogghjeri e spulichijeri.
nampeni (forse forma contratta di "non appena", ma attraverso lo sp. apenas, "appena''), avv., non appena.
namureti, agg., innamorato, fidanzato, amante; sopran.; Giacinto Cervino alias Gghjacinti 'u 'nnamureti (1913-1967).
nanassi, fiton. ananas, il noto frutto tropicale.
nanelli, sopran. di Francesco Misisca (1885).
nànnisi, forma agglutinata di "suo nonno"; f. nànnisa, sua nonna; anche nònnisi, nònnisa.
nanicchella (lett. sta per "piccola come una nana", come ricorda il suff. dimin. -ella), agg., nanerottola; ragazza, donna di bassa statura.
nànitra (prost. di anatra, forse dallo sp. anade), zootopon., anatra, con l'art. indeterm. agglutinato; il termine antico è millarda vd.
nanonna, nonna; la nonna paterna o materna (rispettivamente la madre del padre o della madre); ohi nò, o nonna; nano', forma contratta; il termine arcaico è mamàmma vd.
nanna (dal lat tardo, nonna, "balia''), nonna, la madre del padre o della madre.
nannanni, nonno; il nonno paterno o materno (rispettivamente il padre del padre o della madre); nannanna, nonna; cfr. tatanni.
nannarella, Annarella, vezz. dimin. del n. proprio Anna.
nannarielli, vezz. di nonno; (fig.) la forma tipica ovalare (longaruti) che si dà al pane fatto in casa; un la vasta 'nu nannarielli 'u juorni, non gli basta un pane al giorno (tanto che ha fame); polpette fritte di melanzane; si usa anche nannicielli.