Fonte: Vocabolario storico etimologico coriglianese - Editore Castriota - pag. 247
faguri (der. prob. dal fr. faveur dal lat. favoris,), favore; faguriti, favorite; faguriri, favorire; fagurisciri, favorire, accogliere.
failla (sinc. dello sp. faldilla da cui l'it. falda), pezzo di tegola.
faillace (dal lat. *fagillus, "faggio giovane", failluni " Rohlfs, NDC, 254), topon., contr. nel comprensorio di Cozzo del Giardino; “loco detto Faillace seu il Cozzo del Giardino» 1743, catasto onc.).
failluni (der. dal lat. folium col suff. accr. -uni; all'Accattatis e al Marzano), fiton., ramo che si sviluppa alla base, sul tronco o su altri rami dell'albero; gemme avventizie, succhione; parte di pianta sotto forma di ramo giovane che nasce direttamente dal tronco o ai piedi dell’albero e che non darà frutto (viene tagliato per non sottrarre linfa alla pianta); frusta ricavata da rami avventizi tagliati; vd. supracavalli.
faisiti (dal fr. ant. fouet con il suff. -eto connesso al lat. fagetum, "faggeto", da fagus, “faggio”; manca all'Accattatis e al Marzano), legno di faggio; pannello multistrato sottile di legno con cui si rivestono mobili; fòrmica.
faiti (dal fr. ant. fouet, frusta di legno di faggio da cui il nome; De Luca, Lessico, 42, 43), faggio; (fig.) pugno; l'ha gghjitteti 'nu faiti, gli ha tirato un pugno; napol. faino, pugno.
fajella (dal provenz. faudal forse connesso allo sp. faldilla), grembiule; cogn. e sopran. della fam. Marino.
fajenza (dal fr. faience, ceramica; dal nome della Città di Faenza nota per la produzione di stoviglie di terracotta pregiata), piatto di terracotta di media misura, stoviglie smaltate; “una cascia vecchia piena di faenza paesana» (ASCS, notaio Giuseppe Antonio Giordano, Corigliano, 24 maggio 1693, fol. 216v.); 'u càntiri i fajenza, il vaso alto di terracotta smaltato, tondo, cilindrico, con due anse laterali, dall'ampia bocca e a doppio bordo piatto su cui ci si sedeva per defecare. Si usa anche la voce minzetti vd.
fajilla (dal lat. favilla), favilla, luccichio; «...uno paro di boi nominati uno Fayilla et un altro Pumarello» (Corigliano 1560, CDC, 390).
falanga (dal lat. dal lat. phalange da cui palancam, "palo"), palanca; pezzo di trave unto di sego che si pongono sotto la chiglia delle barche per calarle in acqua o per tirarle a riva; <<ius del falangaggio» (AGS, voi. 181, fol. 182r).
falbo (questo cognome dovrebbe derivare da un soprannome basato sul termine lat. falvus, "che ha colore giallo scuro"), cogn.
falcone, cogn.; Ioannes Battista Falconus (Corigliano, 1523; CDC, 324); I topon., contr. urbana a ridosso del Cozzo Cimino rivolta verso la riva destra del torr. Coriglianeto; «...per detto stabile di Falcone» (1743, catasto onc.); «Falcone» (1809, stato civile); («...per irrigazione del giardino di Falcone»; Archivio Saluzzo di Corigliano, anno 1819, b.77, fasc. 299). La forma dial. è farcuni vd.
fallenza (der. dal lat. fallere, "ingannare"), fallire, andare economicamente a rotoli; fàlliri, fallimento; fallivini, fallivano; nel gioco della Tombola il numero 22.
falleti (dal lat. fallere, "ingannare"), guasto, cosa venduta per buona ma difettosa.
fallisti, topon., Fallistro, sorgente di acqua potabile tra i monti della Sila a sud di Corigliano.
falluti, fallito; in senso trasl. chi è malaccorto; ghè 'nu falluti, è un incapace.
faloppa (der. dal lat. mediev. faluppa, "avanzo di paglia"), avanzo di paglia; parte esterna, secca, della pannocchia di granturco; (fig.) chi mangia troppo, che non lascia neppure gli avanzi; gli avanzi destinati per lo più agli animali come il maiale (vd. vurreta).; la faloppa d'ingrasso per il maiale contiene cucuzzi (zucche), canigghja (crusca), gghjandi (ghiande) e vurreta (brodata).
falsetta (der. forse da farsetto, corpetto da uomo; De Luca, Nomi di Famiglia in Calabria, 94, oppure dal provenz. falsia da fals, falso), cogn.; la forma dial. è Farsetta.