di Giacinto De Pasquale

Ci sono libri e libri. Libri che ti danno sapere e conoscenza, libri che devi leggere per forza, libri che ti riempiono l’anima e ti consegnano ai cari ricordi che, magari, avevi finito per renderli polverosi nella tua mente ma che, d’incanto tornano in maniera chiara e nitida emozionandoti.

Ed il libro del prof. Francesco Perri “I miei alunni”, fresco di stampa, va proprio in quest’ultima direzione. Sin dalle prime pagine il volume ha avuto la forza di farmi riavvolgere il nastro della memoria per rivedere solo “cari ricordi”. “Ho insegnato per circa quarant’anni Discipline Giuridiche ed Economiche – scrive l’autore nella introduzione al libro – negli Istituti Tecnici e dal primo momento ho registrato la mia attività soprattutto per prendere atto, di anno in anno, di come migliorare, di come rendere le lezioni fruibili, interessanti e vive”. Dal 1973 al 2006 Francesco Perri ha svolto con professionalità, umanità e dedizione il difficile mestiere di professore. In questi 33 anni di passione per l’insegnamento Perri li ha vissuti in maniera preponderante presso l’Istituto Tecnico Commerciale “Luigi Palma” di Corigliano. Per mia natura rifuggo dalla tentazione, quando scrivo articoli, di parlare di me perché i grandi maestri del giornalismo (quelli con la M maiuscola) mi hanno insegnato che nel fare informazione, a qualsiasi livello, prima viene la notizia e poi il lettore. Se non si ha rispetto per i reali contenuti della notizia e di colui che ne è il destinatario finale, si fa informazione di parte, prezzolata, in poche parole non si rende giustizia alla verità. Questa volta però il libro di Perri mi “arma” la mano, perché nel riavvolgere il nastro dei ricordi l’I.T.C. “Palma” è parte della mia vita studentesca.

L’ho frequentato diplomandomi nell’anno scolastico 1976-1977. Ho avuto la fortuna di avere compagni di classe fantastici, alcuni purtroppo non ci sono più, ma li ho sempre nel mio cuore. Eravamo riusciti a creare un gruppo ricco di umanità e altruismo. Ma accanto a ciò come non ricordare autentici Maestri di vita e non solo professori. Dovrei citarne tanti, ma qui vorrei parlare di quattro in particolare: Giuseppe Reale, Luigi Passerini, Armando De Rosis e Pasquale Mentana. Il prof. Reale, grande docente di Matematica, è stato il preside che più di ogni altro, secondo me, è stato l’autentico padre dell’Itc. Dotato di una preparazione straordinaria era anche un “padre” a tutti gli effetti. Il suo aspetto burbero lo faceva sembrare duro e intransigente, invece era la persona più buona del mondo. Sempre pronto a capirti e aiutarti. Oggi mi viene voglia di dire che troppo presto la scuola e, non solo, si sono dimenticati di lui. Che dire poi dell’avv. Luigi Passerini. Uno dei personaggi più autentici degli anni 60, 70 e 80 della nostra Corigliano. Grande penalista, politico e professore. Dotato di una intelligenza nettamente superiore alla media, solo per beghe interne all’allora Pci si è visto privare di una sua candidatura, oltremodo meritata, al Parlamento italiano. Anche sulla importante figura dell’avv. Passerini è caduto, in maniera ingiustificata, una sorta di oblio che personaggi come questi non meritano. Armando De Rosis, ancora oggi felicemente tra noi, professore di matematica, da sempre dotato di un carisma particolare: una grande umanità. Armando è l’amico di tutti, ha una buona parola per tutti, un saluto per tutti. Non a caso nel 2006 venne eletto sindaco lottando contro tutto e tutti. Ed infine Pasquale Mentana. Grande professore di italiano, è stato quello che mi ha fatto amare la lingua italiana “imponendomi” piacevolmente la lettura dei quotidiani. È stato il suo “metodo” innovativo per quei tempi, di leggere e commentare un articolo di giornale, a darmi la spinta verso nuovi orizzonti culturali. Professionista preparato, dotato di una grande umanità e poi, scherzi a parte, grande tifoso del Catanzaro di Palanca. I lettori mi scuseranno per queste incursioni personali nell’articolo dedicato al libro del prof. Perri, ma non potevo fare diversamente, i ricordi del cuore erano è sono tanti. Per tornare al volume di Francesco Perri che, molto probabilmente, sarà presentato presso l’Itc “Palma” tra novembre e dicembre prossimi, la portata e l’importanza che riveste sono spiegate in maniera chiara nell’intervento dell’ex dirigente Lonardo Micelli “Non siamo in presenza di un trattato di Pedagogia, ma, neppure di un semplice Album di ricordi: all’evidenza, il tutto si presenta, appunto, come un inno alla Docenza, quella praticata per anni dall’Autore, un Professore di discipline altamente professionalizzanti, sobrio di ogni rapporto, sempre disponibile al confronto, stimato per onestà intellettuale, sempre innovativo e propositivo. La presente opera – conclude Micelli – non ha bisogno di presentazione particolare: la si accarezza da subito”.   

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