di Giacinto De Pasquale
Sin dall’antichità è sempre esistita un’associazione primitiva tra l’uomo e le piante. Tale rapporto ha interessato in misura molto profonda anche la sfera spirituale dell’uomo, influendo positivamente sulla sua attività culturale e sul suo stato psicologico.
Ad esempio, il culto dell’albero ha origini che risalgono a epoche primitive. Esso ha rappresentato un simbolo ricorrente in culture lontane geograficamente e molto diverse tra loro dell’antichità, permanendo anche nelle civiltà più sviluppate e arrivando fino ai giorni nostri. Ed è proprio in questa ottica che nasce nel giugno del 2016 l’orto sociale Margherita su un terreno sito in località Villaggio Frassa di Corigliano-Rossano, di proprietà del Consorzio di Bonifica Alto Jonio. Ed è all’Orto sociale Margherita, che Margherita Tagliaferro e Pasqualina Sprovieri dedicano un libro edito dal Circolo Auser di Corigliano. “Il testo spazia – scrive Francesco Spingola Segretario generale dello SPI-CGIL Pollino-Sibaritide-Tirreno nella prefazione – su molti temi e problematiche che hanno, comunque, una stretta correlazione con il concetto chiave su cui insiste Margherita Tagliaferro: la salute, lo stare bene, quasi a voler rovesciare l’allocuzione latina di Giovenale “mens sana in corpore sano”. Il volume sarà presentato il prossimo 11 ottobre presso la sala riunioni della parrocchia dei Santi Nicola e Leone di Corigliano Scalo. Ma chi sono le autrici del volume ? Pasqualina Sprovieri è laureata in biologia molecolare con perfezionamento in nutrizione clinica e scienze dell’alimentazione in dietetica applicata. Docente presso l’Istituto di Istruzione Superiore Nicholas Green Falcone Borsellino esercita la professione di nutrizionista ed è anche autrice di pubblicazioni scientifiche e libri inerenti alle tematiche alimentari, con particolare riferimento allo studio del cancro. È cultrice della materia in scienze dell’alimentazione e si occupa di nutrizione collegata al microbiota intestinale in ambito clinico e oncologico. Margherita Tagliaferro insegnante in quiescenza, è componente della segreteria comprensoriale dello SPI-CGIL “Pollino Sibaritide Tirreno” con deleghe riguardanti diritti, benessere, politiche di genere. Come socia Auser, ha contribuito nel 2015/16 alla progettazione e realizzazione dell’Orto sociale Margherita, di cui oggi è responsabile. Consulente familiare (Scuola Sicof-Roma) aiuta la persona ad andare alla scoperta delle proprie emozioni, a conoscere i suoi punti di forza e di debolezza, a valorizzare le risorse interiori e a riorganizzarle, senza direttività alcuna, puntando sulla fiducia in sé stesso, la comunicazione e le relazioni sociali. Entrambe coriglianesi, conoscono molto bene questa realtà. Nel libro vengono ripercorse le varie tappe che hanno portato alla inaugurazione dell’orto sociale. “L’Orto sociale Margherita – scrive ancora il segretario Spingola – esperienza unica in Calabria, trova riferimenti storici in Francia già nel XIX secolo quando gli orti avevano, fra le altre cose, l’obiettivo di migliorare le condizioni e gli equilibri sociali dei lavoratori”. L’Orto sociale Margherita è stato voluto e progettato dall’Auser di Corigliano (acronimo di autogestione servizi). “I suoi soci, anche ultrasessantacinquenni - scrive Cosimo Esposito Presidente del Circolo nel prologo al libro – tra cui una buona quota femminile, accolgono con grande entusiasmo il progetto che, ad oggi, li vede impegnati sulla terra con entusiasmo e gioia; tessono relazioni, amicizie e scambio di opinioni su innesti di nuove piante e costituiscono comunità solidale”. Ed i concetti di Spingola e Esposito trovano conferma nelle parole delle autrici che nell’introduzione al volume sottolineano “La realizzazione di questo lavoro nasce dall’idea di riqualificare la figura dell’anziano in modo diverso dal passato. Dopo la pensione, soprattutto gli uomini, avvertono un senso di vuoto, di inutilità e, se non hanno un hobby o impegni importanti, si deprimono e si isolano. Vanno considerati, invece, - sottolineano ancora Tagliaferro e Sprovieri – risorse utili all’arricchimento delle esperienze e delle conoscenze a favore della comunità di appartenenza. L’Orto sociale Margherita – per le autrici del libro – è un luogo prezioso dove ognuno mette in moto le proprie energie, competenze e valori importanti quali: il rispetto dell’ambiente, l’abolizione di anticrittogamici, produzione di cibo sano, pratica dell’esercizio fisico e il contatto con la natura. Questo libro, scritto a quattro mani, nasce dall’esigenza di voler spingere grandi e piccoli a seguire un’alimentazione equilibrata, basata sulla “rivisitazione” della piramide alimentare della dieta alimentare”. Riteniamo che il messaggio autentico che lancia a tutti noi questo lavoro della Tagliaferro e la Sprovieri, sia proprio questo e che viene ancora di più confermato dalla citazione che le autrici hanno riportato nelle prime pagine del volume “A tutti coloro che amano la terra la coltivano con devozione e da cui traggono sostentamento”. Sono sei i capitoli presenti nel volume: il primo riguarda l’impegno sociale del Circolo Auser e della Lega Spi-Cgil a favore dell’invecchiamento precoce; il secondo si occupa del cibo attraverso i secoli; il terzo capitolo ci vuole far capire che si può cambiare i nostri metodi alimentari; il quarto capitolo si occupa dell’alimentazione in età geriatrica; il quinto capitolo ci offre uno spaccato interessante tra cibo e longevità; il sesto capitolo che chiude il volume propone alcune ricette che potranno essere utilizzate da tutte le persone che vorranno seguire un’alimentazione adeguata e non vogliono incorrere, anche inconsapevolmente, in errori nutrizionali. E’ proprio il caso di dire che questa proposta editoriale non solo ci offre uno spaccato di come rendere la quotidianità degli anziani meno monotona e anonima, anzi al contrario renderla attiva e produttiva, ma ci offre anche tante utili indicazioni e consigli per mettere in atto un’alimentazione sana che non potrà fare altro che darci solo benessere e longevità.