Fonte: Vocabolario storico etimologico coriglianese -Editore Castriota - pag. 105

B= Per effetto del betacismo, le parole che iniziano con la consonante /b/ talvolta possono trovarsi con i vocaboli  che  cominciano  con  la  lettera /v/, come vucca per bocca, vrazzj per braccio, vacili per bacile, ecc.; alcuni vocaboli ad inizio di parola vanno incontro a un raddoppiamento consonantico espressivo cioè la /b/ iniziale si raddoppia.

ba (variante del pron. pers. /vi/ che si utilizza prima delle particelle la, le, li e ne), inter., rumeni 'a truovi e ba manni, domani la trovo e ve la mando.

babbasuni (dal lat. babasonem, termine con cui si indica la balbuzie che, a torto, era interpretata come segno di idiozia), babbeo, sciocco, stupido, chi rimane con la bocca aperta come un babbeo; vd. abbabbaruneti.

babbijeri, v. intr., scherzare; vd. babbuni.

babbilonia (der. dal lat. babylonia), baraonda, confusione.

babbulaba' (stesso etimo di babbilonia), babele, caos, confusione; 'a ra babbulaba', a casaccio.

babbuni (dal gr. babazo, "ciarlare''), babbeo; in senso trasl. si indica in tono scherzoso persona corpulenta e credulona, ingenua,    sciocca; babbijeri, scherzare; babbijtmi, uomo da nulla; anche babbasuni; voce napo!. e sic. babbiari.

acabbunni (dal tardo lat. baccahabundus che der. da vagabundus, da vagari, "vagare, andare in giro''),  vagabondo,   nullafacente,   chi  non  ha voglia  di  lavorare,  un   fannullone;  ghè   'na bacabbunna, si dice di chi non ama molto fare, lavorare;       bacabbunnarija vagabondaggine, oziosità, fannullaggine; vacannera, girovaga; vd. anche litreri. Dante, nella  Divina  Commedia conosce questo lemma e scrive: «...e vagabunde più da esso vanno» (Paradiso, XI, 128).

bacanti (dal lat. vacantis, da vacare, "essere libero''), agg, vuoto, privo; vd. macanti.

baccalè (der. dallo sp. bacalao dalla voce fiamminga   bakkeliauw   che   signif.   "pesce salato"), ittion., merluzzo, pesce di mare secco, stagionato e salato; 'u baccalè 'i Sangiuanni, il baccalà  con  la  lisca;  il  pesce  fresco  si  dice mirilluzzj   (merluzzo); per    trasl.    persona sempliciotta, forse in riferimento alla facilità con cui questo pesce cade nella rete. Il baccalà è merluzzo seccato e salato, lo stoccafisso è merluzzo solo essiccato (cioè senza sale). Il baccalà si vendeva già ammollato.

bacchetta (dal fr. baguette dal lat. baculus), verga, frusta;  il righello con cui si tenevano un tempo a  bada  gli  scolari in  aula;  'na bacchitteta, la punizione a scuola data con la bacchetta; stecca di ceralacca, liquirizia, ecc.

bacchittuni  (stesso  etimo  di  bacchetta  vd.), bacchettata, dare una sonora vergata, frustata.

baccotta (forse der. dal fr. baguette), matassa di filo per tessere.

bacheti  (der.  dal lat.  vacuum, "vuoto" con consueta betac.; manca al Rohlfs), agg., vacuo, vuoto,  privo,  mancante; (fig)  riferito  a  una donna, il tempo che trascorre tra la data delle nozze e la data in cui una donna risulta incinta; ha bacheti cinchi misi, sono passati cinque mesi prima che rimanesse incinta.

bacili, bacile; vd. vacili.

bacucchi (dal nome del profeta ebraico Abacùc o Abacucco), agg., si dice di persona assai vecchia e rimbecillita  dall'età; (fig.)  stupido, ignorante, credulone.

baffoni,   sopran.;   Francesco   Curia   alias   'u Baffoni.

baffuti, sopran.

bagagghja,  bagaglia,  asinella  che  ha  appena figliato; sopran. della fam. Marchese.

bagagghji (dal fr. ant. bagage), valigia, bagaglio da viaggio; vd. balicia.

bagascia (der. dall'ar. bagasch, "serva di casa"), donnaccia, meretrice, prostituta di bassa condizione civile, volgare, avvezza al pettegolezzo, alla chiassata; voce napol. bagascia.

 bagghjeti  (afer.  di  impagliato,  dal  lat. palea, paglia col pref. In), fiasco di vino impagliato.

baghittelli (dallo sp. bagatela dal tardo lat. baga), voce usata per indicare qualsiasi oggetto di poco valore, cianfrusaglia, suppellettile; pìjiti ssi quattri baghittelli e bavatinni, raccogli queste tue quattro cose  e vattene;  voc.  napol.,  comune  anche  al dial. rossan.

Crediti