Fonte: pagina Facebook di Giovanni Cristofalo*

Esattamente 427 anni fa, nel lontano 8 agosto del 1605, moriva in odore di Santità a Corigliano Calabro, dove sono gelosamente custodite le sue reliquie, il Venerabile Girolamo Molinari da Malvito, un frate dell’Ordine dei Minimi che può essere considerato, benché poco noto al Popolo Cattolico Calabrese, il più grande erede spirituale di San Francesco di Paola e, nello stesso tempo, uno dei maggiori asceti nati e vissuti nella nostra regione.

A lui San Francesco di Paola consegnò, quand'era malato e sofferente, la famosa canna che da secoli è conservata e venerata nella città ionica, con la quale il Venerabile Molinari riuscì a difendere da solo il Monastero di Corigliano Calabro dal feroce e sanguinario  attacco dei Turchi come è stato riconosciuto e documentato  dalla più recente storiografia. Da studioso quasi vent'anni fa gli ho dedicato un capitolo nel mio brevissimo saggio "Malvito Terra di Santi e di Guerrieri". Da laico, ho fatto qualcosa in più quand’ero nelle Istituzioni, promuovendo e realizzando tantissime iniziative di grande impegno e significato civile, religioso e culturale a Malvito (dove lui è nato e trascorse i suoi anni giovanili e dove gli ho dedicato nel cuore del centro storico una Piazzetta) a San Marco Argentano (dove studiò nel Seminario) e a Corigliano Calabro (dove il "Monaco Santo", come veniva chiamato dalla gente trascorse il resto della sua vita, sempre disponibile a lenire le sofferenze fisiche  degli ammalati e dei più poveri). Il mio auspicio che si possa riaprire su questa straordinaria e poco conosciuta figura religiosa il processo di Beatificazione. Processo presumibilmente avviato dall’Ordine dei Minimi nel 1700 per poi arenarsi inspiegabilmente nel 1800.  Purtroppo devo dire che ad oggi tutto tace e nulla si muove, a parte il costante interesse che sta dimostrando l’instancabile suo “Postulatore” e mio carissimo amico Padre Giovanni Cozzolino, dell'Ordine dei Minimi di Paola, a cui va il mio personale e sincero apprezzamento, per essere stato anche l’autore di una nuova e pregevole monografia su San Francesco di Paola e sul frate malvitano. Con Padre Cozzolino anche recentemente ho avviato delle iniziative che spero possano trovare i giusti appigli ma occorre innanzitutto che ci sia una forte determinazione da parte degli organismi ecclesiastici preposti  per riavviare questa santa e doverosa causa. Chi mi conosce sa che non ho peli sulla lingua. Provocatoriamente dissi anni fa anni fa ad un illustre Cardinale che conobbi in occasione della donazione dell'olio votivo fatta dal mio Comune al Sepolcro del Santo paolano che probabilmente <<...il Nostro Venerabile non può assurgere agli onori degli Altari perché forse, ahimè, non ha “Santi in Paradiso!”>>  Che il Venerabile Molinari possa nel suo 427 anniversario della sua morte vegliare su questa nostra Umanità profondamente sofferente, intrisa di brutalità .e orribili e stupide guerre. Ne abbiamo  veramente  tanto bisogno.

*Docente e storico. Artefice da Sindaco  di Malvito di audaci battaglie a favore della legalità e della cultura

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