di Giulio Iudicissa

Vicende lontane e fatti della quotidianità mi convincono che un popolo non può avere futuro, se rinuncia al colloquio con i suoi predecessori. Sono il suo sangue. Il colloquio, però, non è facile. Io lo vivo così: carte e foto, libri e giornali, cercati, trovati, custoditi, letti, riletti, messi, a volte, anche a terra, per avere tutto a portata di mano, per comparare, farmi un'idea. Senza assegnare trofei e senza comminare condanne.

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