Scriveva Benedetto Croce, il pur ateo Benedetto Croce: «Il Cristianesimo è stato la più grande rivoluzione che l'umanità abbia mai compiuta poiché operò nel centro dell'anima, nella coscienza morale, e conferendo risalto all'intimo e al proprio di tale coscienza, quasi parve che le acquistasse una nuova virtù, una nuova qualità spirituale, che fino allora era mancata all'umanità e per merito di quella rivoluzione non possiamo non dirci "cristiani” ».

Ed io, da quel volteriano convinto che sono e grande estimatore di Benedetto Croce, magari con un pizzico di cristianità in più, malgrado la mia condizione. se non di agnostico, di cattolico non praticante, non posso che fare mie le sagge parole di Croce. Orbene, questo nobile riconoscimento nei confronti della cristianità che induceva un grande campione di laicità qual era Benedetto Croce, a riconoscere gli eterni valori della cristianità che hanno permeato tutta la nostra cultura sin dall’infanzia. Fin qui Benedetto Croce. Ma così non la pensavano gli anarco comunisti spagnoli, detentori del potere repubblicano, pervasi del materialismo storico di Karl Marx, che individuarono nella chiesa cattolica il nemico da abbattere, con ogni mezzo, dal martirio alla eliminazione dei simboli e dei fedeli cattolici. E furono molti gli spagnoli che ci credettero, specie i campesinos (contadini) allettati dallo slogan “LA TERRA AI CONTADINI”, senza che qualcuno spiegasse loro che, nei regimi comunisti, la terra appartiene tutta allo Stato, mentre i contadini seguiteranno ad essere solo i servi di un unico padrone: LO STATO. La porzione di terra che spetta ad ogni contadino è limitata a 1,76 metri quadrati ( provate a moltiplicare m 2.20 x m 0.80 ) giusta l’estensione necessaria all’inumazione. E in nome di quel “privilegio”, campesinos e “utili idioti”  ne combinarono di tutti i colori, con preferenza  per il rosso …sangue. Il numero accertato di rappresentanti del clero assassinati è di 6832, tra la seconda Repubblica e la Guerra civile. In quei 5 anni furono dati alle fiamme 249 chiese, e furono distrutte numerose opere d’arte, violati tabernacoli, disseppellite salme di vescovi, sacerdoti e monache, per non parlare delle decine di migliaia di vittime laiche cattoliche. Furono imposte addirittura tasse per chi voleva funerali cattolici. Ben tre Papi hanno proceduto alla beatificazione dei tanti religiosi che furono vittime della violenza comunista.  A 6 novembre 2021 si contavano 2040 Beati e 11 Santi. Ad oggi, 522 sono quelli beatificati dall’attuale Papa BERGOGLIO, proprio  lui, quello che, più di ogni altro, non ha mai nascosto una compiaciuta benevolenza  nei confronti del comunismo. Vuol dire che la carneficina fu talmente feroce che  non si potè sottrarre da quel dovere.

 

 

di Ernesto Scura

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