di Giulio Iudicissa
“Però, è bravo” è un modo di dire, che abbiamo pronto sulle labbra nelle più svariate circostanze. Non guasta e ci fa sembrare più comprensivi, più buoni. Ecco, allora, il genitore che dichiara un “però, è bravo” a proposito del figlio, anche se questi l’ha fatta grossa; ecco il docente, che lo dice dell'alunno, il quale, però, non ha studiato; ecco il sacerdote, che lo afferma del fedele, che pure ha commesso peccato; ecco, infine, tutti noi a pronunciarlo, ad assoluzione di quelli, che pure sappiamo non essere stinchi di santi. Un “però, è bravo” non si nega a nessuno e nessuno lo nega a noi in un gioco di farisaica complicità.