di Antonio Mazzicone Direttore di Tele A 1
Vorrei innanzitutto salutare con grande senso civico gli imbecilli e, scusatemi per il tono benevolo, che la notte scorsa hanno deciso, con uno scriteriato lancio di sassi, vanificare il lavoro, oltre all'impegno economico, della famiglia Aversente che stava bonificando, a proprie spese, dopo avere ricevuto le dovute autorizzazioni, un'area del lungomare di Schiavonea per realizzare uno stabilimento balneare a totale appannaggio della collettività.
Un impegno che avrebbe garantito maggiore visibilità ad una marina abbandonata da anni al proprio incivile destino. Ma evidentemente per qualcuno questo stabilimento non si deve fare. Non vogliamo addebitare colpe a nessuno perchè sarà compito degli inquirenti risalire a chi è andato oltre ad una semplice bravata. In attesa di risposte anche da chi dovrebbe garantire maggiore tranquillità a chi lavora, è bene ricordare che la famiglia Aversente guidata sino a qualche anno fa prima della sua improvvisa scomparsa, da Giorgio Aversente ha sempre creduto nelle potenzialità del territorio dove poter investire e garantire, nello stesso tempo, centinaia di posti di lavoro. Insegnamenti paterni condivisi dai figli che hanno deciso di voler proseguire nel solco tracciato da Giorgio Aversente avviando un'altra attività.
L'ultimo fiore all'occhiello doveva essere lo stabilimento balneare per offrire ai coriglianesi e a chi deciderà nel futuro di soggiornare nella marina di avere un'altra scelta dove poter trascorre una sana giornata in riva al mare. Tutto questo vanificato da un ripetuto lancio di sassi, fatto con il chiaro intento di arrecare danni. Perchè tutto questo? Chi non ama le scelte imprenditoriali della famiglia Aversente? A tutto questo vorrei aggiungere un particolare di non poco conto, è possibile che nessuno abbia visto e sentito nulla? Un lancio di pietre crea pur sempre un rumore non indifferente. Siamo in piena stagione estiva e le passeggiate agostane rientrano nella quotidianeità di chi a tarda ora cerca un po' di refrigerio dalla brezza marina. Circostanze queste che inducano a pensare che l'omertà poco giova alla crescita economica del paese.. E non va dimenticato il luogo dove il lido stava nascendo. Siamo in pieno centro sul lungomare di schiavonea a due passi dal marciapiede dove di solito stazionano vacanzieri e venditori ambulanti. Occhi assonnati o latente omertà, ma il rebus credo sia di facile soluzione. l'unica amara constazione è chiedersi perchè a volte ci ostiamo a difendere con tanto vigore chi arreca un danno dimenticando chi vanta il diritto della ragione e dell'onestà imprenditoriale.