La Tenenza della Guardia di Finanza Corigliano Calabro nelle prime ore della mattinata odierna ha dato esecuzione ad una misura cautelare personale degli arresti domiciliari, nei confronti di due imprenditori coriglianesi, indagati per estorsione e turbata libertà degli incanti, in esecuzione di un’ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Castrovillari, Carmen Ciarcia, su richiesta della Procura della Repubblica di Castrovillari. Si tratta di Luigi Caputo, di 56 anni, e di Vincenzo Cosimo Feraco, di 50.
L’attività di polizia giudiziaria trae origine dalla denuncia presentata da un imprenditore il quale veniva avvicinato e minacciato da alcuni soggetti al fine di farlo desistere dal partecipare ad un’asta pubblica per la vendita di un capannone industriale. Le attività di indagine immediatamente eseguite dai finanzieri, coordinati dal procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Castrovillari, Eugenio Facciolla e diretti dal sostituto procuratore della Repubblica Luca Primicerio, confermavano quanto denunciato dall’imprenditore e consentivano di ricostruire l’esatto svolgimento dell’estorsione, delle relative minacce e del turbamento dell’asta pubblica. Al fine di impedire il protrarsi delle condotte illecite e la reiterazione dei reati venivano richieste immediate misure cautelari restrittive della libertà personale nei confronti di due imprenditori ritenuti responsabili dell’estorsione e del condizionamento dell’asta pubblica. Con immediatezza, il Giudice per le indagini preliminari emetteva una ordinanza di misura cautelare personale disponendo l’arresto domiciliare per i due imprenditori, per i delitti di turbata libertà degli incanti ed estorsione. L’attiva partecipazione del privato cittadino leso ed il tempestivo intervento della polizia giudiziaria diretta da questa Procura ha assicurato una immediata risposta giudiziaria di legalità.