La Corte d’Assise d’Appello di Catanzaro ha riformato la sentenza del Tribunale di Cosenza, cambiando le sorti della vita di Francesco Attanasio condannato all’ergastolo dal giudice Greco a Cosenza.
La difesa di Attanasio (gli avvocati Francesco Formica del foro di Palmi e Francesco Gambardella del foro di Lamezia Terme) aveva chiesto l’annullamento della sentenza di primo grado, richiesta smontata dal Procuratore generale nonché dagli avvocati che rappresentano la parte civile (gli avvocati Filippo Cinnante e Francesco Boccia). La Corte ha ritenuto che si trattasse di occultamento di cadavere e non di distruzione così per come era stato ritenuto dal giudice Greco nella sentenza di primo grado in rito abbreviato, riconoscendo le attenuanti generiche e condannandolo a 15 anni, la pena richiesta dal Procuratore. Una brillantissima requisitoria quella del Procuratore Generale nella quale ha spiegato i limiti della sentenza di primo grado e i limiti dei motivi di appello che sono stati accolti solo in relazione alla riqualificazione della distruzione di cadavere in occultamento di cadavere e sono state concesse le attenuanti generiche.