La Procura di Castrovillari ha deciso di aprire un’inchiesta in merito al decesso di dieci persone nelle gole del Raganello.

Il procuratore Eugenio Facciolla, che da ieri segue le operazioni di soccorso, ha infatti sottolineato che in questo momento "il primo  pensiero è quello di salvare più gente possibile e identificare tutte le vittime". Nel frattempo i reati ipotizzati sono quelli di omicidio colposo, lesioni colpose, inondazione e omissione d'atti d'ufficio. Proprio oggi a Civita il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, ha deciso di fare una visita. Dopo aver incontrato alcuni feriti negli ospedali e i loro familiari, e dopo una ricognizione in elicottero sui luoghi della tragedia, nella cittadina del Pollino è previsto un incontro con la stampa. Costa ha detto di aver voluto essere presente “accanto a queste persone sofferenti, per far sentire anche alle loro famiglie la vicinanza non solo mia ma di tutto il governo". Le difficoltà della zona e la vastità dell’area interessata stanno rendendo le ricerche dei dispersi frenetiche. Da ieri il lavoro dei soccorritori non si è mai fermato, così dopo le attività notturne con torri faro e luci di emergenza, sono riprese le attività con gli elicotteri che sono ripartiti all'alba. Il raggio d'azione nel frattempo si è allargato, dal momento che la Protezione civile ha esteso le ricerche fino alla foce del torrente con l'attivazione della Capitaneria di porto. Nel frattempo il sindaco di Civita, Alessandro Tocci, ha annunciato che nei prossimi giorni istituirà un tavolo tecnico per avviare una vera e propria fase di regolamentazione per l’accesso alle gole. Tocci ha messo in evidenza che il Comune stava “lavorando assieme alle altre comunità (San Lorenzi Bellizzi, Cerchiara, Francavilla e con il supporto del Parco nazionale del Pollino) per poter regolare l’accesso alle gole del Raganello”.

 

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