Nel pomeriggio di ieri gli agenti del commissariato di Rossano hanno perquisito l’abitazione di un 34enne già noto alle forze dell’ordine.
Grazie all’ausilio del Reparto Prevenzione Crimine Calabria Settentrionale ed al Reparto Cinofili della Polizia di Stato di Vibo Valentia nel corso della perquisizione è stata rinvenuta marijuana, un bilancino elettronico e materiale per il confezionamento. Considerati i precedenti penali il trentaquattrenne, O. S., è stato arrestato per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio. Sempre ieri pomeriggio il personale della Squadra Volante del Commissariato di Rossano, è intervenuto presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale locale dove ha trovato il trentottenne M.C. che per entrare all’interno di una sala medica stava aggredendo violentemente una guardia giurata addetta alla sicurezza del nosocomio. I poliziotti intervenuti per fermare l’aggressore sono stati a loro volta aggrediti e minacciati di morte da M.C.. Contro gli agenti si è poi scagliato l’altro arrestato, E.G. di 47 anni, anche lui presente nei locali del Pronto Soccorso. Il personale di polizia dopo alcuni momenti concitati con non poche difficoltà è riuscito a fermare la resistenza e l’aggressione dei due pluripregiudicati. Successivamente, gli operatori di volante, con l’ausilio di una equipaggio del Reparto Prevenzione Crimine Calabria Settentrionale, in servizio straordinario del territorio per come disposto in sede di tavolo tecnico dal Questore della Provincia di Cosenza Giancarlo Conticchio, sono riusciti ad accompagnare i due soggetti in Commissariato e dopo le formalità di rito, sono stati tratti in arresto per resistenza violenza e minaccia a pubblico ufficiale. M.C. è stato tradotto presso la casa Circondariale di Castrovillari mentre E.G. è stato posto agli arresti domiciliari. Durante la serata in contrada Sant’Irene del comune di Corigliano-Rossano un 54enne, L. D., è stato infine tratto in arresto in flagranza di reato. L’uomo pare sia stato sorpreso dai poliziotti mentre caricava, in un furgone di proprietà, delle casse di arance appena rubate in un agrumeto. L’intervento della volante era stato richiesto al 113 dal proprietario dell’agrumeto, dopo che lo stesso aveva notato due persone nella sua proprietà intente a rubare arance. Uno dei due ancor prima dell’arrivo della Volante si era dato alla macchia riuscendo a dileguarsi, lasciando però sul posto un’autovettura con targa straniera. Sono quindi in corso ulteriori accertamenti finalizzati all’individuazione del fuggitivo. I due avrebbero asportato circa 4 quintali e mezzo di arance, che sono state riconsegnate all’avente diritto, mentre le due autovetture sono state sequestrate. L. D. è stato quindi arrestato per furto aggravato in concorso con persona al momento rimasta ignota.