A conclusione di un mirato servizio antidroga scattato nella serata di ieri militari della Compagnia Carabinieri di Corigliano Calabro arrestavano tre italiani per detenzione di sostanza stupefacente del tipo marijuana ai fini di spaccio.
Nella giornata di ieri i Carabinieri della Tenenza di Cassano all’Ionio predisponevano mirati servizi di osservazione, controllo e pedinamento nei confronti di un soggetto italiano del posto che dopo aver compiuto dei giri sospetti a bordo della sua autovettura, veniva fermato lungo la strada provinciale 241. Il ragazzo, incensurato, assumeva da subito un atteggiamento nervoso e titubante, quindi lo si rendeva edotto dei motivi del controllo e che si sarebbe proceduti alla perquisizione del veicolo. Dopo essersi consultato con il suo avvocato di fiducia prontamente reperito, capendo di essere stato scoperto, consegnava, una grande busta in plastica che prelevava da un vano nascosto appositamente costituito sotto il sedile posteriore sinistro dell’autovettura. Si accertava trattarsi di 156 gr di sostanza stupefacente del tipo marijuana ancora da dividere in dosi. Per tali motivi i militari estendevano la perquisizione anche presso l’abitazione del ragazzo, a conclusione della quale, dopo aver controllato tutto l’appartamento, sequestravano un bilancino di precisione utilizzato per la pesatura della sostanza stupefacente e celato dentro una scatola per scarpe. I militari cassanesi, quindi, procedevano all’arresto in flagranza di reato per detenzione illecita di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, come concordato con il Sostituto Procuratore di turno della Repubblica di Castrovillari. Ma le perquisizioni non erano ancora terminate. Sempre sulla base delle informazioni acquisite dai militari in servizio di osservazione, i Carabinieri si portavano presso un’altra abitazione sospetta ed una volta intercettato sull’uscio della porta il ragazzo che vi abitava, dopo essere stato identificato, veniva informato che si sarebbe proceduto ad una perquisizione domiciliare. Lo stesso, di Castrovillari e con piccoli precedenti giudiziari, con l’evidente scopo di prendere tempo affermava che dentro casa c’era il suo cane di razza pitbull, molto aggressivo e che avrebbe dovuto avvertire la madre, che si trovava sempre all’interno dell’abitazione, per legarlo in una stanza. Nel frattempo una signora usciva dal balcone dell’abitazione, iniziando a gettare barattoli in vetro sul terrazzo confinante: elemento che non sfuggiva ai Carabinieri posti a cinturazione del palazzo, che avvertivano i colleghi che si trovavano davanti la porta, i quali facevano irruzione all’interno. Una volta dentro l’appartamento ed identificata la donna, quale la madre del ragazzo poco prima fermato, si iniziava la perquisizione, partendo dal terrazzo da dove poco prima si era affacciata la signora. Venivano trovati nel balcone confinante, proprio quello dove era stata vista la donna compiere la maldestra azione, dei barattoli in vetro con diverse dosi di sostanza stupefacente del tipo marijuana per un totale di quasi 90 gr e materiale vario per il confezionamento. Mentre all’interno dell’abitazione si rinveniva un bilancino di precisione per la pesatura della droga ed altro materiale per il confezionamento. Per madre e figlio scattavano le manette ed entrambi dovranno comparire davanti l’A.G. per il reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio in concorso, come disposto dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, coordinata dal Procuratore Capo, dott. Eugenio Facciolla.