Maxi operazione dei carabinieri del Ros e di quelli del Comando provinciale di Crotone contro la ‘ndrangheta: 169 gli arresti in corso di esecuzione dalle prime ore di questa mattina in diverse regioni italiane e in Germania, al termine di indagini coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Catanzaro

, nello specifico dal procuratore capo Nicola Gratteri, dall'aggiunto Vincenzo Luberto e dai sostituti Domenico Guarascio, Fabiana Rapiano e Alessandro Prontera. Tra gli arrestati una decina di amministratori locali tra sindaci, vicesindaci, assessori e presidenti dei consigli comunali di Cirò Marina, Strongoli, Mandatoriccio, Casabona e San Giovanni in Fiore. In manette anche il presidente della Provincia di Crotone Nicodemo Parrilla, eletto esattamente un anno fa con il 62,2% dei voti: secondo gli inquirenti avrebbe ottenuto quel ruolo grazie alle pressioni della cosca. Le accuse rivolte ai 169 indagati sono associazione mafiosa, estorsione, peculato, turbata libertà degli incanti, corruzione e danneggiamento, reati tutti aggravati dal metodo mafioso. Secondo quanto emerso dall'indagine, la cosca Farao si sarebbe infiltrata in tutti i settori della vita economica locale: dal porto di Cirò al commercio del pescato, dalla raccolta dei rifiuti al business dei migranti oltre che il settore turistico e le slot machine. Le indagini hanno documentato l'infiltrazione mafiosa in diversi settori economici e imprenditoriali anche all'estero, circostanza che ha consentito alla cosca di strutturarsi come una vera a propria “holding criminale” capace di gestire affari per milioni di euro. I particolari dell'operazione, denominata "Stige", verranno resi noti in una conferenza che si terrà alle 10.30 presso la sede della Procura della Repubblica di Catanzaro. Nel corso dell'operazione sono stati anche sequestrati beni ritenuti riconducibili alla cosca Farao-Marincola per oltre 50 milioni di euro complessivi. Si tratta di patrimoni, viene sottolineato dagli investigatori, accumulati illecitamente nel corso degli anni. Il gruppo criminale era ramificato in diverse regioni e la sua operatività, come accertato dai carabinieri in collaborazione con la polizia tedesca, si estendeva anche ai lander dell'Assia e del Baden-Wurttemberg. Le indagini hanno ricostruito uno scenario definito dai carabinieri di «pervasiva infiltrazione mafiosa» in diversi settori economico-imprenditoriali, dal commercio di prodotti vinicoli e alimentari alla raccolta dei rifiuti; dai servizi funebri agli appalti pubblici. Scoperta, inoltre, una «fitta rete di connivenze» da parte di amministratori pubblici. Gli arresti e i sequestri sono stati eseguiti dai carabinieri in Italia e contestualmente dalla Polizia tedesca in Germania. Il presidente della Provincia Nicodemo Parrilla sarebbe «uno dei rappresentanti della cosca nell’amministrazione comunale di Cirò Marina», dove sarebbe diventato sindaco grazie – nel 2006 e nel 2016 – all’appoggio dei clan del Crotonese. È inevitabile che, tra le attività della holding mafiosa, riassunte in più di 1.300 pagine dalla Dda di Catanzaro, la politica abbia un ruolo centrale. Servono uomini nei posti giusti e, stando all’inchiesta firmata dai magistrati antimafia, la provincia di Crotone ne sarebbe disseminata. Parrilla si sarebbe seduto sull’ambita poltrona della Provincia anche grazie alle «pressioni ’ndranghetistiche esercitate da Giuseppe Sestito (uno dei plenipotenziari della cosca, ndr) e Francesco Tallarico sui consiglieri comunali della Provincia di Crotone, specie su quelli del Comune di Casabona». Procacciatori di voti per conto di clan potenti, latori di offerte alle quali non si può rinunciare. Ma a Cirò Marina l’operazione Stige è un vero e proprio terremoto: sono finiti in manette anche il vicesindaco Giuseppe Berardi (in consiglio da dieci anni), il presidente del consiglio comunale Giancarlo Fuscaldo, nei guai per la concessione della piscina comunale, l’ex sindaco Roberto Siciliani e il fratello Nevio, già assessore. Succede lo stesso a Strongoli. In questo caso nel mirino finisce il sindaco Michele Laurenzano. Il suo ruolo è più sfumato rispetto a quello ipotizzato per Parrilla, ma avrebbe fornito «un concreto, specifico, consapevole e volontario contributo ai componenti dell’associazione». La redazione del “piano spiagge” avrebbe permesso a una famiglia legata ai clan di mantenere la gestione di un chiosco balneare; tanti, poi, sarebbero i contatti registrati per far appaltare lavori a ditte controllate o indicate dalle cosche. Sono finiti in manette pure il vicesindaco di Casabona Domenico Cerrelli (con il duplice ruolo di amministratore “docile” e imprenditore disposto a partecipare alla “bacinella” del clan Farao-Marincola), il sindaco di Mandatoriccio Angelo Donnici (nei guai per una gara d’appalto “sospetta”), il suo vice Filippo Mazza (che ha la delega ai lavori pubblici) e l’ex vicesindaco di San Giovanni in Fiore Giovanbattista Benincasa. Affondano nello “Stige” le amministrazioni comunali di Cirò Marina, Strongoli, Casabona e l’ente provincia di Crotone. In manette sono finiti tra gli altri amministratori locali di primissimo piano quali il presidente della Provincia di Crotone, Nicodemo Parilla, che tra l’altro è anche sindaco di Cirò Marina e il suo vice Giuseppe Berardi e il presidente del consiglio comunale, Giancarlo Fuscaldo, il sindaco di Strongoli, Michele Laurenzano, e il vicesindaco di Casabona, Domenico Cerrelli. Le storie politiche degli arrestati sono variegate. Parrilla inizia la sua attività di sindaco di Cirò Marina nel 2006,candidato dalla sinistra con la quale rompe proprio per come aveva governato il Comune della seconda città della provincia di Crotone, per numero di abitanti. Alle elezioni del 2011 si candida e viene battuto da Roberto Siciliani, che è tra gli arrestati di oggi. Siciliani viene sostenuto dai Demokratici di Enzo Sculco. La consiliatura di Siciliani si conclude con la rottura con Sculco, che ripesca Parrilla e lo ricandida a sindaco nel 2016. Parilla ritorna, grazie al sostegno dei Demokratici di Sculco, alla guida del Comune di Cirò Marina, insieme al vice sindaco. Il 9 gennaio 2017 Parrilla viene anche eletto presidente della Provincia di Crotone, sostenuto sempre dai Demokratici. Il suo avversario in questa ultima competizione è stato il sindaco di Verzino, Franco Parise. La storia politica del sindaco di Strongoli è tutta riconducibile al Partito democratico, mentre il vicesindaco di Casabona non ha un’appartenenza . «È una delle più grandi operazioni degli ultimi 23 anni per numero di arrestati. È il risultato di un progetto che, ancora prima di insediarmi, avevo esposto al generale Tullio Del Sette (comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, nda), ossia di creare in Calabria una squadra strutturata, forte e solida. E il generale ha creduto nel progetto, ha avuto coraggio, ha inviato i suoi uomini migliori». È il primo commento, il prologo assoluto, che il procuratore della Repubblica di Catanzaro ha voluto mettere in evidenza commentando la maxi operazione Stige che, con 169 arresti, ha disarticolato la cosca di Cirò Marina Farao-Marincola, dominante nel Crotonese, nell’Alto Jonio cosentino e con ramificazioni nel Centro-Nord Italia e in Germania. La Dda di Catanzaro, grazie al supporto di Eurojust e del vicepresidente Filippo Spiezia, è riuscita a coordinarsi con tre procure tedesche e a garantire l’arresto di 13 persone, oltre al sequestro di diversi esercizi commerciali. La cosca controllava, in alcuni casi avendone il monopolio, le attività imprenditoriali dei territori sotto scacco e aveva grande potere anche sulla vita politico-amministrativa del comprensorio di Cirò Marina. In manette, infatti, sono finiti amministratori come il presidente della Provincia di Crotone, Nicodemo Parrilla, il vicesindaco Giuseppe Berardi (in consiglio da dieci anni), il presidente del consiglio comunale Giancarlo Fuscaldo, l’ex sindaco Roberto Siciliani e il fratello Nevio, già assessore. Sono finiti in manette pure il vicesindaco di Casabona Domenico Cerrelli, il sindaco di Mandatoriccio Angelo Donnici, il suo vice Filippo Mazza e l’ex vicesindaco di San Giovanni in Fiore Giovanbattista Benincasa. «Da calabrese – ha detto il procuratore aggiunto Vincenzo Luberto – vi dico che, vista la situazione, siamo sull’orlo del baratro. Facciamo attenzione perché è a rischio la libertà di voto». Per quanto riguarda le infiltrazioni della ‘ndrangheta nell’imprenditoria il dato non è meno allarmante. Vincenzo Luberto parla di una «mutazione genetica». La cosca non si serve più di reati violenti che portano alla carcerazione e fanno troppo rumore. Vi è una vera e propria immedesimazione della ‘ndrangheta nell’imprenditoria, con cellule che hanno financo il controllo delle aste boschive. Ma l’elenco delle attività è lungo e va dal controllo della distribuzione del pane a quello del vino, dei semilavorati per pizza e perfino al controllo delle case rifugio per migranti. L’operazione Stige si rivela, allora, decisiva perché colpisce una consorteria insediata e radicata. «Il livello di pericolosità raggiunto dalla cosca era raggiunto anche dall’enorme ricchezza che possedeva», ha spiegato il generale del Ros Pasquale Angelosanto che ha raccontato i numeri del sequestro da 50 milioni di euro: 70 immobili e 400 autoveicoli. I Farao-Marincola gestivano ingenti flussi di capitali eppure, come ha sottolineato il colonnello del Ros Sabatino, alcuni esponenti della consorteria erano a reddito zero, vivevano nel lusso avvalendosi di prestanome e godevano di ville e beni preziosi. Il colonnello Alessandro Colella, del comandante provinciale dei carabinieri di Crotone ha sottolineato come la pervasività della cosca in ogni ambito avesse bloccato la crescita del territorio. Dieci, dodici viaggi al giorno di rifiuti speciali provenienti dall'Ilva di Taranto e diretti in Calabria. È l'inquietante retroscena emerso dall'operazione "Stige", portata a termine dai carabinieri con 169 arresti tra gli esponenti della cosca Farao-Marincola. Del traffico di rifiuti si parla in intercettazioni agli atti dell'inchiesta. Protagonisti della conversazione sono Francesco Tallarico, esponente di spicco del clan e referente per la città di Casabona, Giovanni Trapasso, boss di San Leonardo di Cutro già detenuto per un'altra indagine, e l'imprenditore Giuseppe Clarà, titolare di una società che si occupa dello smaltimento di rifiuti e arrestato. Tallarico rivela a Trapasso che, attraverso una delle imprese di Clarà, si era accaparrato alcuni lavori di smaltimento di scarti industriali e rifiuti tossici provenienti dall'Ilva di Taranto, avendo la possibilità di effettuare circa dieci o dodici viaggi giornalieri, con il materiale che sarebbe stato poi scaricato in territorio calabrese. Non è chiaro dove gli scarti industriali siano stati portati. Tallarico, però, si sarebbe adoperato per far incontrare Clarà direttamente con Giuseppe Sestito, responsabile della cosca per la zona di Cirò superiore. L'incontro si sarebbe reso necessario per ottenere il placet di Sestito all'affare dei rifiuti. Nelle intercettazioni Tallarico afferma: «... noi abbiamo preso, stanno facendo lo smaltimento dell'Ilva (omissis) ... a Taranto e abbiamo preso tutto il trasporto del limo, del materiale... con i camion e deve venire qua questo materiale, ci sono dieci, dodici viaggi al giorno e ho chiamato a lui l'ho fatto parlare pure con il compare Pino». Migranti, minori non accompagnati. La casa d’accoglienza si chiamava “Casa Sant’Antonio”, un nome che quasi ispira religiosa fiducia. Non è quello che emerge dalle risultanze dell’indagine Stige. Secondo i magistrati della Dda di Catanzaro “Casa Sant’Antonio” era solo un business per la cosca. Un business, quello dell’accoglienza, molto più fruttuoso della gestione di una discoteca. «Il centro per migranti si rivela una delle attività strategiche della cosca, non soltanto per la possibilità di fruire di finanziamenti pubblici dando un servizio assai al di sotto degli standard minimi e, per questo, certamente poco costoso; ma soprattutto per la possibilità di rifornirlo di materiali, capi di vestiario, derrate alimentari, tutte provenienti da aziende controllate o riferibili alla consorteria», scrive il gip Giulio De Gregorio. Gli investigatori del Ros ricostruiscono la storia di uno dei tanti affari della consorteria Farao-Marincola. Soci occulti della casa d’accoglienza vengono indicati Vittorio Bombardiere, Giuseppe Spagnolo, Carmine Siena, Salvatore Palmiro Siena e Antonio Anania, che si sarebbero inseriti nella “Casa Sant’Antonio” attraverso la società “Immobiliare Toni” riconducibile pro quota ad Antonio De Vitis, Antonio Esposito, Valentino Anania. Nel settembre 2014 nel complesso residenziale nasceva un centro di accoglienza per migranti stranieri. A questo punto scattava il giro d’affari di cui ognuno si aggiudicava una fetta, senza dimenticare di far confluire liquidi nella “bacinella” cirotana. «Aniello Esposito costituiva una cooperativa denominata “Omnia” e una omonima ditta individuale con le quali si ingeriva, anche di fatto, nella gestione amministrativa e contabile della struttura ricettiva accreditata, dal mese di settembre 2014, Angela Rizzo titolare della cooperativa “Opus Onlus” e che collaborava nelle fasi di avvio, come centro di accoglienza di migranti minori stranieri non accompagnati; con la omonima ditta individuale appositamente costituita Esposito si poneva quale soggetto formale gestore del centro di accoglienza catalizzando i finanziamenti che faceva confluire, anche per il tramite delle imprese della cosca fornitrici di beni e servizi alla “Sant’Antonio”, nella “bacinella” cirotana». Le forniture di vestiti arrivavano dalla ditta “Siena Sport”, della famiglia Siena. C’è un’accusa di peculato che pende sulla testa di Aniello Esposito, imprenditore esercente, per conto della cosca cirotana alla quale secondo l'accusa concorre dall’esterno, il centro di accoglienza migranti, e Roberto Siciliani, ex sindaco del Comune di Cirò indiziato di appartenere alla consorteria di ‘ndragheta locale. Secondo l’accusa Siciliani avrebbe sottratto dalla immediata disponibilità di cassa del Comune la somma complessiva di 130.425 euro che avrebbe utilizzato, quale anticipo di futuri finanziamenti ministeriali, per darla a Esposito «per far fronte ad asseriti costi di gestione del centro di accoglienza da settembre 2014 fino a dicembre 2014». E nonostante i minori lamentassero scarsità di cibo e indumenti, Esposito predisponeva fatture per operazioni che gli inquirenti considerano «riferibili a operazioni in tutto o in parte inesistenti». Le fatture, tra l’altro, erano intestate alla cooperativa Omnia e non alla ditta individuale di Esposito che venne costituita solo a dicembre 2014. Nonostante questo Siciliani adottava due ordinanze, rispettivamente la n. 141 del 4 marzo 2015 e la n. 221 del 9 aprile 2015, nelle quali si manifestava l’urgenza di far fronte alla gestione dei migranti. Con questo sistema, secondo gli inquirenti, era stato dato vita all’iter che aveva portato nella disponibilità della cosca e della sua bacinella oltre 130mila euro, sottratti a un Comune che già versava in stato di dissesto finanziario. “Casa Sant’Antonio”, immobile sul lungomare di Cirò Marina, ha attraversato diverse fasi. Prima struttura con destinazione d’uso a “Casa per anziani”, poi una breve parentesi come discoteca gestita dal locale di Cirò attraverso i suoi sodali, la famiglia Anania e, infine, a settembre 2014, fu avviata, nel pregevole immobile, l’attività di centro di accoglienza per minori extracomunitari non accompagnati. L’affare più lucroso, quello col quale si può mangiare meglio e in tanti. Il risultato finale di qualunque attività, secondo gli investigatori, era favorire gli interessi economici della cosca Farao-Marincola, a discapito delle risorse del Comune, del benesere dei migranti, degli interessi di una comunità.

Questi i nomi degli indagati per i quali il gip ha disposto la misura cautelare in carcere:

 

AIELLO Natale nato a Botricello (KR) il 08/06/1960;

ALBANO Alessandro nato a Brancaleone (RC) il 27/01/1962;

ALESSIO Domenico detto “Frank” nato a Casabona (KR) il 10/04/1950;

ALOE Francesco nato a Cariati (CS) il 22/04/1981;

ALOE Gaetano nato a Cirò Marina (KR) l’01/07/1978;

ANANIA Antonio nato a Cirò Marina (KR) il 15/07/1973;

ANANIA Ercole nato a Cirò Marina (KR) il 21/08/1970;

ANANIA Fabrizio nato a Cirò Marina (KR) l’08/04/1974;

ANANIA Valentino nato a Cirò Marina (KR) il 12/02/1982;

AULISI Martino nato a Battipaglia (SA) il 25/07/1987;

AULISI Sante nato a Battipaglia (SA) il 24/04/1990;

BARBIERI Vincenzo nato a Cirò Marina (KR) il 23/11/1959;

BARTUCCA Antonio, nato a San Giovanni in Fiore (CS) il 21/10/1968;

BASTA Francesco nato a Bad Wildungen (D) il 23/01/1979;

BENINCASA Giovambattista nato a Catanzaro il 03/11/1964;

BERARDI Giuseppe nato a Cirò Marina (KR) il 28/08/1974;

BEVILACQUA Antonio Giorgio nato a San Giorgio a Cremano (NA) il 26/06/1977;

BLAICH Moncef nato a Rimini il 16/07/1991;

BOMBARDIERE Vittorio nato a Cirò Marina (KR) il 21/03/1963;

BONESSE Francesco nato a Melissa (KR) il 12/10/1970;

BRUNO Giuseppe nato a Cirò (KR) il 02/10/1956;

CANINO Agostino nato a Albi (CZ) il 05/04/1953;

CAPALBO Francesco, nato a Strongoli (Kr) il 29/09/1954;

CAPUTO Amodio nato a Crotone il 17/02/1980;

CAPUTO Luigi nato a Casabona (KR) il 08/06/1956;

CARIATI Martino nato a Cariati (CS) il 13/08/1980;

CARUSO Giovanni nato a Catanzaro il 28/01/1985;

CASTELLANO Vito nato a Cirò (KR) il 05/08/1964;

CATERISANO Massimo Diego nato a Crotone il 30/04/1970;

CELANO Dino nato a Roma il 09/11/1981;

CERMINARA Assunta, nata a Umbriatico (KR) il 20/09/1953;

CERRELLI Domenico nato a Crotone il 25/01/1979;

CHIMENTI Aldo nato ad Altomonte (CS) il 20/01/1956;

CHIRIACO Emanuele nato a Crotone il 13/02/1974;

CLARA’ Giuseppe nato a Crotone il 23/04/1965;

COFONE Angelo nato ad Acri (CS) il 15/01/1953;

COMBERIATI Luigino nato a Petilia Policastro (KR) il 15/07/1973;

CORBO Roberto nato a Caserta il 05/06/1976;

CRUGLIANO Gennaro nato a Cariati (CS) il 10/09/1986;

CRUGLIANO Leonardo nato a Cirò Marina (KR) il 06/01/1958;

CRUGLIANO Mirco nato a Cirò Marina (KR) il 09/02/1988;

CUSATO Giuseppe nato a Crotone il 25/07/1977;

D’AMBROSIO Adolfo nato a Cosenza il 15/10/1967;

DE LUCA Antonio nato a Crotone il 22/04/1958;

DONNICI Angelo nato a Cosenza il 07/10/1956;

ESPOSITO Aniello nato a Napoli il 10/08/1981;

FARAO Francesco, nato a Cariati (CS) il 20/06/1981;

FARAO Giuseppe di Silvio, nato a Cariati (CS) il 18/05/1984;

FARAO Giuseppe nato a Cirò (KR) il 23/02/1947;

FARAO Silvio nato a Cirò (KR) il 03/11/1948;

FARAO Vincenzo nato a Rotemburg (D) il 31/12/1972;

FARAO Vittorio di Giuseppe, nato a Cirò Marina (KR) il 29/06/1977;

FARAO Vittorio di Silvio, nato a Cirò (KR) il 25/06/1978;

FAZI Paolo nato a Pietra Marazzi (AL) il 05/12/1963;

FIORITA Maria Costanza, nata a Crotone l’11/06/1994;

FUSCALDO Giancarlo nato a Cirò Marina (KR) l’01/10/1966;

GABIN Alessandro nato a Monaco di Baviera (D) il 29/04/1969;

GALLO Giuseppe nato ad Aprigliano (CS) il 12/06/1965;

GANGALE Donato nato a Umbriatico (KR) il 02/12/1977;

GANGALE Vincenzo nato a Carfizi (KR) il 09/10/1963;

GIGLIO Giuseppe, nato a Crotone il 29/04/1993;

GIGLIO Salvatore, nato a Strongoli (Kr)  il 04/10/1965;

GIGLIO Vincenzo, nato a Crotone il 06/09/1991;

GIGLIOTTI Franco nato a Crucoli (KR) il 09/10/1968;

LAURENZANO Michele nato a Crotone il 03/08/1975;

LAVORATO Mario nato a Mandatoriccio (CS) 31/01/1956;

LOMBARDO Maria Giulia nata Siena il 07/12/1972;

LONGOBUCCO Fedele nato a Rossano (CS) il 09/08/1968;

MAIOLO Francesco nato a Crotone il 15/12/1976;

MALENA Cataldo, nato a Crotone il 29/01/1979;

MALENA Pasquale nato a Rogliano (CS) il 05/03/1977;

MALETTA Paolo nato a Colosimi (CS) IL 14/10/1965;

MANICA Antonio nato a Crotone il 12/06/1972;

MARINCOLA Aldo nato a Kassel (Germania) il 18/05/1984;

MARINCOLA Cataldo nato a Cirò (KR) il 21/04/1961;

MAZZA Filippo nato a Corigliano Calabro (CS) il 5/10/1977;

MAZZEA Francesco nato a Crotone il 17/09/1984;

MENOTTI Federico nato a Mandatoriccio (CS) il 21/03/1951;

MIGLIO Enrico, nato a Strongoli (KR) il 15/10/1952;

MORRONE Francesco nato a Cariati (CS) il 31/12/1985;

MORRONE Salvatore nato a Cirò Marina (KR) il 16/08/1960;

MUTO Carmine nato a Crotone il 14/07/1985;

MUTO Luigi nato a Crotone il 12/08/1987;

MUTO Santino nato a Cutro (KR) il 05/04/1960;

NIGRO Salvatore nato a Cirò Marina (KR) il 10/07/1960;

PALETTA Basilio nato a Crotone il 21/05/1975;

PAPAIANNI Salvatore nato a Cirò Marina (KR) il 15/11/1975;

PARRILLA Nicodemo nato a Cirò Marina (KR) il 14/09/1959;

PIZZIMENTI Giuseppe nato a Crotone il 02/06/1978;

POTENZA Fabio nato a Cirò Marina (KR) il 24/10/1987;

PUTRINO Carmela Roberta, nata a San Nicola Dell’Alto (Kr) il 27/05/1969;

PUTRINO Massimo, nato a San Nicola dell’Alto (Kr) il 22/07/1970;

QUATTROMANI Eugenio nato a Cirò Marina (KR) il 20/02/1967;

RISPOLI Leonardo nato a Cariati (CS) il 06/11/1964;

RIZZO Angela, nata a Savelli l’08/10/1964;

RIZZO Luigi nato a Cariati (CS) il 27/06/1982;

RIZZO Salvatore nato a Umbriatico (KR) il 28/07/1956;

ROCCA Domenico nato a Crotone il 14/08/1976;

RUSSO Francesco nato a Crotone il 02/07/1981;

RUSSO Gaetano nato a Crotone il 15/01/1980;

SALVATO Francesco nato a Crucoli (KR) il 28/01/1961;

SANTORO Vincenzo nato ad Umbriatico (KR) il 05/04/1965;

SCULCO Michele nato a Cirò (KR) il 28/02/1960;

SESTITO Giuseppe nato a Rotemburg (D) il 19/02/1963;

SICILIANI Mario nato a Crotone il 20/05/1961;

SICILIANI Nevio nato a Crotone il 12/10/1962;

SICILIANI Roberto, nato a Crotone il 04/06/1960;

SIENA Carmine nato a Cirò il 15/12/1982;

SIENA Palmiro Salvatore nato a Cirò (KR) il 28/12/1957;

SPADAFORA Antonio nato a Crotone l’08/08/1983;

SPADAFORA Giovanni, nato a San Giovanni in Fiore (CS) il 02/06/1972;

SPADAFORA Luigi nato a San Giovanni in Fiore (CS) il 22/01/1951;

SPADAFORA Pasquale, nato a Crotone il 19/10/1976;

SPADAFORA Rosario nato a San Giovanni in Fiore (CS) il 16/07/1987;

SPAGNOLO Giuseppe nato a Crotone il 24/09/1969;

SPROVIERI Giuseppe nato a Catanzaro l’01/04/1973;

SQUILLACE Antonio nato a Cutro (KR) il 04/11/1955;

TALLARICO Francesco nato a Crotone il 06/08/1976;

TALLARICO Ludovico nato a Crotone il 06/02/1975;

TASSO Luigi nato a Campana (CS) il 05/02/1971;

TRIDICO Giuseppe nato a Verzino (Kr) il 09/11/1978;

TUCCI Bruno nato a Acri (CS) il 01/06/1962;

VASAMÌ Piero nato in Germania il 20/01/1969;

ZAMPELLI Vincenzo nato a Acri (CS) il 26/05/1970;

ZITO Francesco nato a Crotone il 18/12/1977;

ZITO Valentino nato a Cirò Marina (KR) 14/02/1970;

FLOTTA Nicola, nato a Pietrapaola (CS) l’8.2.1959;

PALMIERI Domenico, detto Tonino, nato a Cirò Marina il 29/06/1970;

CAPRISTO Tommaso, nato a Scala Coeli (CS) il 03/03/1977;

CAMPISO Mario, nato a Cariati il 02/03/1981;

RUSSO Annibale, nato a Cariati (CS) il 07/05/1981.

 

Questi i nomi degli indagati agli arresti domiciliari:

 

AIELLO Maria nata a Luino (VA) il 28/05/1980;

ALOE Giuseppina nata a Cirò Marina (KR) il 06/11/1976;

ALOE Lucia nata a Cariati (CS) il 10/12/1979;

ALOISIO Caterina nata a Crotone il 29/09/1977;

ALOISIO Laura nata a Cirò Marina il 20/05/1992;

ARENA Tommaso nato a Cariati (CS) il 17/05/1985;

BOMBARDIERI Carlo nato a Crotone il 30/08/1953;

BONIFAZIO Domenico nato a Cutro (KR) il 04/08/1944;

BOTTI Roberto nato a Modena il 31/08/1966;

CARDAMONE Gilda nata a San Nicola dell’Alto (KR) il 23/01/1984;

CARLUCCIO Dino nato a Cirò Marina (KR) il 23/10/1978;

CERCHIARA Gabriele nato a Taranto il 22/03/1982;

CERRELLI Domenica nata a Casabona (KR) l’11/04/1964;

CHIRIAC Alexandru nato in Romania il 09/10/1988;

COLA Morena nata a Roma il 16/08/1982;

CONDORELLI Cristian nato a Roma i 23/06/1979;

CRUGLIANO Francesco nato a Cirò Marina (KR) il 05/08/1989;

ESPOSITO Antonio nato a Cirò (KR) il 25/07/1949;

GAIBA Marco nato a Venezia il 17/11/1962;

GIGLIOTTI Maria Francesca nata a Cariati (CS) il 20/01/1987;

GRECO Nino nato a Cariati (CS) il 24/11/1969;

GUARINO Domenico Nicola nato a Crotone il 06/04/1988;

GUARINO Giuseppe nato a Crotone il 04/06/1980;

MALENA Elena nata a Cariati (CS) il 03/07/1979;

MASTROIANNI Maria nata a Crotone il 17/10/1973;

NIGRO Alessandro nato a Cariati (CS) il 09/01/1988;

NIKOLLA Elton nato in Albania il 20/06/1982;

PLACIDO Rosario nato a Cutro (KR) il 12/06/1969;

POTESTIO Nicodemo nato a Cariati (CS) il 21/09/1990;

ROCCA Antonella nata a Crotone il 15/07/1980;

ROCCA Francesco nato a Crotone il 21/11/1977;

SALVATO Luigi nato a Crucoli (KR) il 21/12/1976;

SQUILLACIOTI Domenico nato a Isola Capo Rizzuto (KR) l’11/09/1972;

VELTRI Annamaria nata a Palmi (RC) il 30/09/1986;

VILLIRILLO Andrea nato a Crotone il 03/01/1997;

VILLIRILLO Rocco nato a Crotone il 09/02/1995;

CLARA’ Teresa, nata a Crotone il 26.9.1988;

SCARRIGLIA Massimo, nato a Crotone il 3.11.1977.

 

   

Crediti