La Redazione

 Continua l’attività di controllo del territorio da parte dei militari della Stazione Forestale di Rossano. In particolare nei giorni scorsi l’attività si è concentrata lungo il torrente Colognati nel comune di Rossano. I controlli hanno portato al deferimento di due persone del luogo che avevano occupato abusivamente l’area demaniale. Il primo utilizzava una superficie di quindicimila metri quadri di demanio fluviale, occupato senza titolo, quale deposito di calcinacci, rifiuti cementizi, letame, terre e rocce da scavo, materiale inerte e rifiuti vegetali. Il controllo ha portato al sequestro dell’area e al deferimento dell’uomo per gestione illecita di rifiuti e occupazione di suolo demaniale. Altro sequestro di un’area di oltre diecimila metri quadri con relativa denuncia per occupazione di area demaniale, è avvenuto dopo che si è constatato che il terreno occupato abusivamente era coltivato ad avena senza alcun titolo e senza aver acquisito il nulla-osta paesaggistico ambientale. I due sequestri si aggiungono a quello effettuato nei giorni scorsi che rientra in un controllo capillare nel territorio delle foreste rossanesi predisposto dalla Procura della Repubblica di Castrovillari. I militari delle Stazioni di Rossano e Acri hanno effettuato una serie di sequestri nelle località Patire, Cerasaro, Ieripino e Piano Ferraro. Boschi di proprietà della Regione Calabria e gestiti da Azienda Calabria Verde dove è stato accertato il furto ad opera di ignoti di oltre 2354  piante quasi prevalentemente di Cerro. Il taglio ha comportato, così come accaduto già in altri sequestri avvenuti nei mesi scorsi, un grave danno alla morfologia del territorio causa la denudazione del bosco. Complessivamente il sequestro ha interessato 109 ettari circa di area boscata.

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