In Calabria esistono migliaia di lavoratori precari. Ma a centinaia di precari cui viene negato persino il diritto di potersi dire tali.
È il caso del personale che, tra il 2003 ed il 2015, ha prestato servizio negli uffici regionali garantendo, attraverso contratti a progetto, diverse attività: dalla rendicontazione dei bandi del Fondo sociale europeo al monitoraggio della realizzazione delle operazioni cofinanziate col Por all’inserimento dei dati nelle banche dati. Una volta giunti a termine i progetti, dopo anni di impiego sono stati confinati nel nulla insieme alle competenze nel frattempo acquisite. Uno spreco trasformato in discriminazione quando la Regione ha scelto di negare loro finanche un bacino nel quale confluire, in vista di un possibile reimpiego attraverso politiche attive o strade alternative. Un paradosso nella terra dei paradossi, finito al centro di un incontro svoltosi stamane a Catanzaro tra una delegazione dei lavoratori, affiancati dal consigliere regionale Gianluca Gallo, ed i vertici della macchina burocratica regionale: presenti il dirigente generale del Dipartimento Lavoro, Fortunato Varone; il dirigente generale del Segretariato generale, Ennio Apicella, ed i dirigenti dei Settori Mercato del lavoro e Segreteria di giunta, rispettivamente Roberto Cosentino e Francesca Palumbo. «In un clima di cordialità e reciproca disponibilità - rende noto Gallo – si è effettuata una verifica della situazione attuale e sullo stato degli impegni assunti dalla giunta regionale con una delibera adottata lo scorso 29 di Gennaio». Il provvedimento, ad oggi non ancora pubblicato nel Burc, prevede una serie di iniziative da assumere per far uscire quantomeno dal limbo dell’incertezza giuridica i lavoratori in questione. Un obiettivo da raggiungere attraverso la preventiva costituzione di un tavolo tecnico, composto da rappresentanti dei Dipartimenti e dei sindacati, e l’adozione degli atti necessari all’attuazione della disciplina in materia di superamento del fenomeno del precariato. «Allo stato – sottolinea Gallo – si è in attesa di dare corso alla procedura. Un ritardo grave, che penalizza centinaia di lavoratori e le loro famiglie, private persino di dignità e di qualsiasi prospettiva futura. Abbiamo riscontrato un interesse a superare gli ostacoli esistenti, e questo ci rincuora, ma andremo avanti finchè la questione non avrà trovato soluzione». In particolare, aggiunge l’esponente della Cdl, «è necessario che fin da subito si proceda alla costituzione del tavolo tecnico. Ai solleciti in questa direzione abbiamo aggiunto quelli, rivolti ai Dipartimenti coinvolti, a fare da subito la propria parte, come peraltro in fase pre-elettorale aveva garantito il presidente Oliverio. Ci ritroveremo adesso nei prossimi giorni per seguire passo passo l’evoluzione della vicenda».
Avv. Gianluca Gallo - Consigliere regionale della Calabria