Convocato dal presidente della giunta regionale, Mario Oliverio, si è tenuto venerdì 9 marzo alla Cittadella regionale un incontro per discutere dell'applicazione del Dpcm n. 12 del 25/1/2018 "Regolamento recante istituzione di Zone economiche speciali (Zes)", dalla L. n. 123 del 3/8/2017 "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 20 giugno 2017, n. 91, recante disposizioni urgenti per la crescita economica nel Mezzogiorno".
L'incontro si è svolto alla presenza dello stesso presidente Oliverio e dell'assessore Francesco Russo. Lo riferisce una nota dell'ufficio stampa della giunta regionale. Hanno partecipato al dibattito anche i rappresentanti delle Università calabresi, delle Province, della Città metropolitana, dei Comuni, della Direzione Marittima, delle Camere di Commercio, della Sacal, del Corap e di numerose sigle sindacali Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Ssul, delle associazioni artigiane, dei commercianti e delle cooperative e dell'Agenzia delle Dogane. La riunione si è aperta con l'intervento del presidente Oliverio che ha sottolineato il lavoro impegnativo già effettuato per dare concretezza all'istituzione della Zes, uno strumento auspicato da anni e che, finalmente, con l'approvazione del Dpcm 12/2018, voluto e sostenuto fortemente dal ministro De Vincenti, trova una sua dimensione reale e concreta. L'assessore Russo, dal canto suo, ha analizzato tutto il quadro di pianificazione degli interventi che si sono dettagliati in questi anni, a partire dal 2015. Il lavoro svolto parte da quattro documenti di riferimento: il Piano regionale dei trasporti, il Def della Regione Calabria, la Legge Urbanistica n. 21 del 2017 e la Struttura per la Semplificazione. Gli elementi principali del Dpcm 12/2018 sono la semplificazione e il credito di imposta. La Zes segue una visione ben precisa, una strategia già tracciata con una linea d'azione pianificata che ruota attorno a degli elementi cardine quali competitività ed innovazione; sostenibilità dello sviluppo; internazionalizzazione e attrazione. La Zes rappresenta un puzzle completo in cui gli strumenti impattano sulle imprese e rientrano in un'ottica di insieme. Un quadro di strumenti a sostegno dello sviluppo economico che parte dalla Zes e, attraverso i contratti di sviluppo, offre delle vantaggiose opportunità per tutti i segmenti delle attività produttive. Per illustrare i diversi aspetti contenuti nel DPCM nel corso dell'incontro sono intervenuti anche i dirigenti regionali Calabro', Iraca' e Venneri. Sono seguiti numerosi interventi da parte di tutti i presenti al dibattito che hanno elogiato i risultati ottenuti con l'istituzione della Zes, hanno sottolineato l'importanza di aver convocato un tavolo tecnico per condividere le opportunità e gli strumenti e hanno avuto la possibilità di manifestare richieste e interventi specifici, con la possibilità di sviluppare ulteriormente le attività economiche. L'assessore Russo ha puntualizzato che la Zes nasce da Gioia Tauro, che rappresenta un porto di interesse europeo ed internazionale, che tutte le azioni programmate insistono sui concetti di legalità, monitoraggio e sicurezza degli interventi e che occorre mantenere questo spirito di condivisione per presentare una proposta forte e univoca. L'incontro si è concluso con l'intervento del presidente Oliverio che ha evidenziato come tutto il lavoro per l'istituzione della Zes si sta svolgendo grazie al supporto delle competenze presenti all'interno della Regione Calabria, senza l'utilizzazione di nessun consulente esterno e ha ringraziato il ministro De Vincenti per aver permesso che la procedura e la legge venissero approvate in tempi brevissimi. «Questa proposta - ha detto a conclusione dell'incontro il presidente della Regione - va oltre i campanilismi locali ed ha l'obiettivo del raggiungimento delle grandi opportunità che offre l'istituzione della Zes. Essa rappresenta una sfida che ha già una propria dimensione che stiamo accompagnando con altri strumenti messi a disposizione dalla Regione Calabria. Il problema è fare diventare i territori calabresi una forza attrattiva per gli investitori. Per questo motivo abbiamo ritenuto opportuno promuovere un tavolo di confronto anche se non previsto dalla norma nazionale. L'obiettivo deve essere condiviso perché la Calabria, se non cresce insieme, non cresce».