di Franco Le Pera*

Purtroppo lo stato pietoso in cui versa la sanità, da nord a sud, è a conoscenza di tutti i cittadini. Se fosse solo per questo non mi scandalizzerei, ormai noi cittadini ci siamo dovuto appiattire pensando solo a lamentarci per come viene erogata l’assistenza sanitaria, ridotta ormai ai minimi termini.

Lo scorso 10 ottobre mi sono recato presso l’ospedale di Corigliano Calabro per effettuare le analisi del sangue. Giunto presso il laboratorio di analisi ho travato tantissima gente e ogniuna di loro attendeva il proprio turno per il prelievo. Fin qui tutto regolare, quello invece, secondo me, non era regolare era dovuto alla circostanza che due infermieri, non solo dovevano svolgere il proprio lavoro, ma, ed è questo l’aspetto più vergognoso sul quale dovrebbero riflettere per poi agire di conseguenza i nostri politici che governano il territorio calabrese, questo personale infermieristico dovevano anche gridare a squarciagola per chiamare il numero dell’utente di turno. Guardando in alto nella stanza mi rendo conto che è presente il numeratore per gli utenti da servire, ma non funzionante, spento.  Con molta probabilità spento perché guasto, e allora mi chiedo: la manutenzione delle attrezzature presenti nei vari ospedali non deve essere prevista nei bilanci delle aziende sanitarie? Così come anche la grave carenza di organico tra medici (30 mila) e infermieri (100 mila) non fa parte del bilancio della sanità italiana, sempre senza soldi. Io resto meravigliato di un fatto evidente, i lavoratori per avere qualche diritto in più sulla retribuzione devono scioperare, voi politici non avete questo stesso problema come i lavoratori, il perché io lo so e lo dico a chi non lo sa: in Italia i nostri politici sono i più pagati d’Europa. Comunque resto in attesa di una replica da parte dei nostri politici se ciò che ho scritto è vero oppure no.

*Cittadino ed ex esponente sindacale

 

                                                                                                             

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