Fonte: Comunicato stampa
Ormai siamo arrivati al fallimento totale dei diritti di vivere in buona salute, in questo caso specifico parlo del nostro territorio di circa 80 mila abitanti Corigliano Rossano, dove al 2023 si resta senza sanità, oggi addirittura per chi deve mettere al mondo dei figli deve andare all’Ospedale o Castrovilari o di Cosenza.
L'Italia introdusse, con la Costituzione del 1948, nel nostro ordinamento le Regioni, e gli articoli 114 e 115 prevedono infatti: <<La Repubblica si riparte in Regioni, Province e comuni>> .A mio parere dalla 1948 ad oggi sto vedendo lo svuotamento dei diritti costituzionali verso i cittadini, mi sembra che la politica oggi è diventata una fabbrica di occupati e tra l'altro sono i politici piu' pagati al mondo. Oggi si permettono di dire che i medici non sono sufficienti, ma la legge del numero chiuso nelle università non è stata approvata dai cittadini con un referendum. Ad introdurre il numero chiuso per legge fu, nel 1987 tramite apposito decreto, l’allora Ministro dell'università e della Ricerca On. Ortensio Zecchino, provvedimento che riguardava non solo Medicina, ma per gran parte delle facoltà a carattere scientifico. Penso che questo fallimento nella sanità non è stata volontà dei cittadini, ma bensì' di una politica talmente sciagurata che, giorno dopo giorno, studia come sempre sperare ad una appropriazione di stipendi sempre più consistenti, tanto che i politici italiani sono i più pagati al mondo, e nessun politico si vergogna dei ricoveri sospesi per le gestanti in procinto di partorire, oppure l'esecuzione dei monitoraggi cardiotocografici. A me personalmente suona male che un responsabile della sanità di sua iniziativa si possa arrogare il diritto di sospendere la sanità ai cittadini. La mia domanda è indirizzata alla politica, senza distinzione di colore: un tempo quando succedevano fatti squallidi, come quelli oggi, e cioè la chiusura di molti Ospedali, con la conseguenza che per una visita medica il cittadino viene sballottato a centinaia di Km, pagando così il carburante è chi ne gode è sempre la politica con le accise. Queste porcate che oggi sono molto in vista e nessuno si vergogna, in altri tempi quando un politico eletto dal popolo non riusciva a difendere il diritto che si negava ai cittadini, questi occupava la sala in segno di protesta, al contrario di ciò che sta succedendo oggi, con i politici pagati a caro prezzo e che di fatto non fanno nulla per difendere i diritti dei cittadini. Va detto che con l’istituzione delle Regioni le buste paghe di questi politici si sono ulteriormente ingrossate, mentre quelle dei cittadini hanno dovuto subire ulteriori trattenute quali l’ADDIZIONALE REGIONALE E l’ADDIZIONALE COMUNALE. Mi fermo qui.
Francesco Le Pera