La vicenda vede come protagonista l’Ospedale di Castrovillari dove restano da accertare le responsabilità sia a livello contabile sia a livello penale. Lavori per l’entrata in funzione ancora da completare.
“La non collaudabilità delle sale operatorie dell’Ospedale di Castrovillari, inaugurate nel giugno 2012 dall’allora Governatore/Commissario regionale alla Sanità, Giuseppe Scopelliti, – ricorda il sindaco di Castrovillari Domenico Lo Polito – è una notizia che la comunità del capoluogo del Pollino conosceva sin dal marzo 2018 allorché, in una riunione del Comitato Territoriale per la Tutela della Salute, il direttore generale dell’ASP di Cosenza consegnava copia della comunicazione del collaudatore delle stesse. Qualche giorno dopo, in occasione del Consiglio comunale del 23 marzo scorso, tale situazione fu rappresentata nell’assise aperta, tenutasi alla presenza dei rappresentanti dell’Azienda Sanitaria Provinciale tra i quali l’ingegnere Abate. Da quella data, però, iniziò una nuova fase in quanto la direzione dell’ASP diede incarico all’ingegnere Braile d’indicare i lavori da effettuare per rendere collaudabili le quattro nuove sale operatorie. Detta relazione fu consegnata ai vertici dell’ASP i quali adesso dovranno porre in essere , con tempestività, tutti quegli interventi necessari a rendere dapprima collaudabili e poi funzionanti le sale operatorie. Questo l’obiettivo prioritario che deve perseguire oggi la politica per rendere immediatamente esigibili le prestazioni che sale operatorie, all’avanguardia, possono fornire. A margine, per tutte le altre azioni d’individuazione dei responsabili, che hanno determinato tale grave situazione in questi anni di cui si chiede che vengano accertati, errori, violazioni ed omissioni sia in sede contabile che in quella giudiziaria, l’Amministrazione comunale di Castrovillari non esiterà a costituirsi parte civile qualora dovessero essere attivati eventuali procedimenti penali. Oggi, però, si ribadisce l’obiettivo da perseguire con immediatezza: è l’esecuzione di quegli interventi, necessari a rendere funzionanti le quattro nuove sale operatorie, troppe volte inaugurate e mai completate”.