Via Roma Corigliano Centro (foto di Carlo Caruso)

Di Gennaro Tempestoso

Pensavamo che vivere civilmente e dignitosamente fosse un diritto spettante a tutti. Purtroppo, il centro storico di Corigliano fa eccezione.

Pensavamo che in questa fase di fusione dei due comuni già qualcosa di buono si potesse intravedere. Purtroppo, ancora nulla. È il buio più totale. Credevamo che le opere di ripristino e restauro, eseguite nei decenni trascorsi da varie Amministrazioni locali, dovessero essere migliorate e custodite. Invece no. Il patrimonio pubblico è scelleratamente sperperato perché NESSUNO interviene a riparare con criterio i danni provocati dalle calamità naturali. Via Roma, la strada principale del centro storico, è impraticabile per lo smottamento dei sanpietrini ora sparsi ovunque dall’ultimo rovinoso temporale che ha anche ostruito tutte le griglie delle strade cittadine. L’illuminazione pubblica è ormai fatiscente e dove manca non viene ripristinata. Vergogna per noi cittadini che accettiamo di vivere passivamente in un così terribile degrado: ascoltando i ricordi dei più anziani, non si è MAI verificato tanto abbandono e tanta incuria. Signor Commissario, ci rivolgiamo a Lei perché è il nostro unico interlocutore istituzionale e, da Lei, attendiamo una giusta risposta e un pronto rimedio a questo dissennato sfacelo. Sarebbe anche cosa gradita che i nostri rappresentanti al Parlamento ed al Senato si facessero intermediari, presso le dovute sedi, per capire almeno il perché di tanta ASSENZA. A tutti i partiti politici e le mille associazioni affaccendati con convegni, riunioni e passerelle chiediamo non solo di pensare alla campagna elettorale prospettando grandi scenari per la città futura ma anche di considerare che intanto tutto il nostro patrimonio e le nostre antiche mura diventano macerie. E con loro perdiamo anche la nostra dignità di cittadini. Ahimè, Dum Romae consulitur, Saguntum exspugnatur.


Uno dei tantissimi cittadini sfiduciati Gennaro Tempestoso.

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