di Cristian Fiorentino
Lungo il cammino dell’estate 2024, da Parigi a Lourdes, il parroco di Donnici Don Santo Borrelli insieme al suo ormai fedele accompagnatore Vincenzo Palumbo, sono giunti mercoledì 31 luglio scorso a Tours sulla tomba di San Francesco di Paola.
Il sacerdote della parrocchia “San Michele Arcangelo” di Donnici, Cosenza, lo scorso 22 luglio, infatti, è partito per l’ennesimo e originale cammino, in nome della “Consolazione del Cuore” e della “Pace”, per affrontare a piedi ben 1.000 chilometri. Il prete cosentino podista per “Vocazione”, nella tappa giornaliera di 42 km da Mosnes- Tours, è giunto proprio nel luogo dove il Santo Patrono della Calabria morì a 91 anni il 02 aprile 1507.
Ad attenderlo il coriglianese Leonardo Scorzafave, da anni in Francia per motivi di lavoro, considerevole referente tra i Minimi di Paola e di Roma e il mondo religioso francese e la diocesi di Tours. L. Scorzafave e anche tra i promotori del sito e della pagina facebook (https://www.facebook.com/profile.php?id=100091662592415) ed è stato un “fratino” ai tempi delle scuole superiori, nell’arco di tempo detto del discernimento. La “Dioncidenza”, così come la definiva Don Tonino Bello, lo ha voluto, dopo tanto girovagare, su un altro luogo simbolo legato a S. Francesco. “Segno” indicativo che vede oggi L. Scorzafave come membro del consiglio degli amici di “Saint François de Paule de Tours”. E sempre per una “Dioncidenza”, alla vigilia della partenza di Don Santino Borrelli, si è creato dal nulla il contatto con L. Scorzafave proprio per rendere la visita presso la tomba di S. Francesco a Tours ancora più accogliente e speciale.
A margine della visita ai luoghi francesi del Santo Patrono di Calabria, Don S. Borrelli e V. Palumbo hanno albergato a “La Grand Breteche” di Tours dove li ha ricevuti la Madre Superiore Suor Rosario dell’ordine delle suore “Domenicane della Presentazione” e dove i due pellegrini hanno potuto cenare e soprattutto riposare dopo le tante fatiche fisiche. «Camminiamo- si legge nel diario di Don S. Borrelli e V. Palumbo- e non riusciamo a fermarci. Vogliamo arrivare. Vediamo la cattedrale di Tours da lontano pare la cattedrale di Santiago. Prima di arrivare nel luogo della sepoltura di S Francesco, passiamo dalla basilica di S. Martino, il famoso Santo che divise il suo mantello con un povero. Mettiamo il tampon sulla credenziale. Ho preso una immaginetta di S. Martino, 5 euro. Abbiamo offerto a un povero una donazione. Non è metà del mantello di S. Martino ma comunque è già un passo in avanti nel vivere la gratuità. Una curiosità ogni volta che entriamo in una cattedrale in questo cammino sentiamo suonare l'organo. Finalmente siamo arrivati alla meta: "Le couvent royal des Minimes de La Riche”. A causa della distruzione del castello si erano perse le tracce della tomba. Ritrovato il luogo della sepoltura, dentro una grande cappella anche questa distrutta, hanno riedificato, nel secolo scorso, un'altra piccola cappella per custodire questo luogo sacro. A fianco restano i resti di un antico convento, poi adibito ad ospedale, che necessita di restauro. Già i frati non solo hanno riacquistato il terreno intorno alla tomba, oggi trasformato in orti, ma stanno studiando come poter rilanciare questo luogo come patrimonio dell'umanità. In pratica la tomba si trova dentro un fondo coltivato.
È strano questo ma è così. Entro nella tomba e non trovo le parole per descrivere le emozioni che provo. Mi sento tra stordito, stupito, meravigliato e onorato. È un arrivo che mi ha spiazzato. Troviamo ad attenderci Leonardo un giovane calabrese che vive da circa 10 anni in Francia con la sua famiglia. Ha preso a cuore la cura di questo luogo impegnandosi a custodirlo come può. Lo fa sempre in accordo con i frati e con l'associazione "Amici di S Francesco", un gruppo di laici innamorati di S Francesco. Entrato mi ritrovo in ginocchio senza pensare alla schiena e il mio cuore batte forte. Prego consolato. È un luogo che emana un fascino antico e misterioso, semplice ma carico d'amore. Un fascino inedito che scaturisce dal pensiero che qui per circa 20 anni san Francesco, ormai vecchio, ha vissuto una parte della sua vita che non tutti conosciamo. Qui S. Francesco per ordine del Papa, in obbedienza, a oltre 70 anni parte da Paterno e arriva alla corte francese. Arriva e per un uomo della sua età e per il suo vissuto da eremita in Calabria non è stato facile adattarsi. Ma i Santi riescono, per amore di Dio, a rinnovarsi sempre. La santità permette di stare nel lusso ma restare poveri. avere tutto e rinunciare ad ogni cosa superflua, avere ogni agio ma continuare a vivere la Quaresima perpetua. In Francia S Francesco diventa un raffinato diplomatico di Pace, pur restando un penitente è riuscito in un’opera di riconciliazione fra le corti europee e nella stessa corte francese. Lo è diventato perché è restato penitente ed eremita. A noi sfugge come è stato possibile tutto questo. Non è facile raccontare tutto ecco perché vi rimando a consultare il sito della tomba che Leonardo ha creato per fare conoscere meglio questo luogo. il sito è: tombeau de Saint Francois de Paule. S. Francesco, per questa sua azione in Francia, diventando famoso, riuscì a costruire tanti conventi ma tutti, poi, distrutti. Attualmente, dal 1791, non c'è nessun convento dei minimi in Francia. Come sarebbe bello che proprio qui ritornassero i frati per custodire non solo il luogo ma l'opera impressionante di S. Francesco in Francia. Comunque, ci tengo a ripetere che i frati stanno concretamente cercando di riqualificare la tomba sostenuti pienamente dall'associazione “Amici di S. Francesco. Spero che il mio cammino possa aiutare a fare conoscere di più questo luogo che vale la pena visitare. Dopo la Messa siamo rimasti per oltre due ore a parlare con Leonardo. Il tempo è volato. Siamo stati bene. Poi siamo arrivati dalle suore ceniamo e andiamo a dormire. Domani visitiamo Tours e partiamo verso Taize per iniziare la seconda parte del cammino a piedi verso Lourdes». Per seguire le tappe giornaliere, corredate da foto, video, preghiere e riflessioni, del cammino 2024 di Don Santino Borrelli e Vincenzo Palumbo basta cliccare sulla pagina facebook https://www.facebook.com/profile.php?id=100067350275144 .