di Cristian Fiorentino

A dir poco sorprendente il viaggio narrato dal romanzo “Porpora”, scritto dagli autori Fausto Tarsitano e Cesare Gigli ed edito da Edizioni Efesto. Opera illustrata martedì scorso 30 luglio, nel centro storico rossanese, presso il chiostro di Palazzo San Bernardino al cospetto di una buona cornice di pubblico.

Lavoro che presenta il tragitto del componimento intessuto dai principali interpreti tesi al ritrovamento di patrimoni esclusivi ma anche di sé stessi. Attraverso una narrazione originale il lettore può scorgere, passo passo, ambiti di una società ormai svanita ma dal fascino immutato. L’esposizione racconta soggetti e territori difficili da lasciare a margine del viaggio. L’evento connesso al cartellone Coro summer fest ha visto l’intervento del prof. Giovanni Pistoia, assessore comunale alla cultura, e la storica dell’arte specialista del codex e vicedirettrice del museo diocesano e del codex Cecilia Perri.

Esperta conoscitrice C. Perri che ha analizzato proprio il rilevante lavoro svolto dai due studiosi sul manoscritto onciale greco del VI secolo, utile per la promozione del codex a carattere globale. La giornalista Anna Russo ha intavolato un dialogo con gli stessi autori mentre la serata è stata armonizzata da letture curate dall'associazione “Amici del Liceo Classico San Nilo”. Anche gli interessati spettatori hanno interagito in maniera dinamica, attraverso diverse domande, con gli scrittori. Il libro “Porpora” riferisce dell’Italia del XIX secolo, destinazione prediletta di letterati tedeschi del periodo.

Tra loro anche Adolf Harnack e Oscar Gebhardt, teologi luterani di Lipsia, che si collocano nella storia di Rossano per aver rivelato in assoluto lo splendore e il valore del “Codex Purpureus Rossanensis”. Rinvenimento frutto dell’incredibile iter che i due ricercatori completano alla fine del loro tragitto portando alla luce una scoperta appassionante e suggestiva. Più gelido A. Harnack e più materialista O. Gebhardt, a corredo di una cena, stabiliscono di cominciare un lungo percorso di indagine e verifica capace di convalidare le loro dottrine. Avventura che da Venezia si snoda fino a Rossano alla scoperta di una dimensione che, diversamente dalle iniziali teorie, offre ai due viaggianti una prospettiva esistenziale differente dalla propria e tale da mettere in discussione diverse sicurezze. A conclusione del percorso, i due protagonisti scoprono ciò che ricercavano sia nella destinazione storico-geografica ma soprattutto nel loro intimo morale.

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