di Cristian Fiorentino
Originale e lodevole l’evento intitolato “Toccare la Parola” e svoltosi, nella mattinata dello scorso 25 gennaio, presso il museo Diocesano e del Codex a Rossano.
Nell’ambito delle iniziative “Sfogliando il Codex”, è avvenuta la considerevole e partecipata funzione dello sfoglio e l'esposizione di una nuova miniatura del “Codex Purpureus Rossanensis” (evangeliario greco miniato del VI secolo). Manufatto conservato nello stesso rossanese e tra i più pregiati disponibili al mondo, identificato nel 2015 dall’Unesco come bene patrimonio dell’Umanità.
Protagonisti della rilevante manifestazione è stata Suor Veronica Donatello, direttrice del “Servizio Nazionale per le Persone con disabilità della Conferenza Episcopale Italiana” della Cei e il presidente dell’ “Unione Ciechi e Ipovedenti” sezione di Cosenza Franco Motta. All’interno dello stesso museo Diocesano, è stata allestita anche la “Tavola della guarigione del cieco nato”, elaborata dall'architetto Dino Angelaccio, presidente Itria e specialista di progettazione inclusiva e multisensoriale, per concedere l’opportunità a chiunque di poterla esaminare e ammirare.
Ideatore D. Angelaccio che si è avvalso della collaborazione di Odette Mbuyi, progettista Itria, Carlo D’Aloisio Mayo, artisan designer, Debora Di Blasi e Francesca Pastore, graphic designer. A seguire, nel “Salone degli Stemmi”, si è tenuto il corso di aggiornamento per il clero, con l’intenzione di promuovere l'inclusione per le persone con disabilità: chiamate ad essere sempre più protagoniste nelle comunità parrocchiali attraverso un programma specifico. Lezioni in materia spiegate da suor V. Donatello, D. Angelaccio e Maria Grazia Fiore per una giornata fortemente sostenuta dall'Arcivescovo Monsignor Maurizio Aloise.
Vescovo che ha inteso ringraziare Don Agostino Stasi, responsabile del servizio per la pastorale delle persone con disabilità per l’Arcidiocesi di Rossano-Cariati, Suor V. Donatello e tutti coloro che si sono spesi i quali concretamente per la riuscita dell’evento. Presente anche Don Pino Straface, direttore del Museo e dell’ufficio “Comunicazioni sociali”. È stata una prima volta assoluta dove è stato possibile vivere un esperimento sensoriale, grazie a dei professionisti del settore, e di “Toccare la Parola” custodita nel Codex. Iniziativa tesa a spronare l’espansione, attraverso nuovi canali, delle buone pratiche per affinare l’accesso ai beni artistici e culturali del comprensorio.
Manifestazione supportata, inoltre, dall’ufficio “Comunicazioni sociali dell’Arcidiocesi di Rossano-Cariati” e “Ucsi Calabria”, “Unione Cattolica della stampa italiana”, e che ben si è collocata nel rapporto sinergico tra museo e comunicazione, utile per la diffusione delle buone e sane pratiche. Nella giornata del 25 gennaio, in effetti, la Chiesa ha celebrato la memoria liturgica di "San Francesco di Sales", patrono dei giornalisti, e dal canto suo il Museo ha coniugato la celebrazione della “Parola”. Risultante ne è stata una simbiosi scaturita in un unico momento tra la rilevanza della comunicazione e l'autorità della “Parola”: intesa come missiva universale di sintonia tra i popoli, specie in questo particolare e delicato momento storico.