di Cristian Fiorentino
Quinta edizione strappa applausi per l’evento musicale denominato “Preghiamo Cantando”. Alla presenza di una buona cornice di pubblico, la rassegna concepita e interpretata, nella serata di domenica 7 gennaio, dal noto coro parrocchiale “Semina la Pace” ha ancora una volta incantato il numeroso pubblico presente.
Presso la parrocchia “San Giovanni XXIII”, infatti, ben otto i brani magistralmente suonati e cantati per l’occasione da coristi e musicisti. Complesso di voci, nato nel 2007, simultaneamente con la nascita della comunità religiosa “Beato Giovanni XXIII”, allo scalo di Corigliano in contrada San Francesco.
Non un classico concerto quello ammirato ma bensì un insieme di sentimenti, passioni, dedizione e tanti altri fattori armonizzati dall’esperienza dello stesso coro. Prendendo spunto dalla massima pronunciata “L’importante è ascoltare non come cantiamo ma quello che cantiamo”, si è evinta la base su cui il gruppo “Semina La Pace” ha fondato la propria filosofia negli anni. Coro, inoltre, più volte invitato ad esibirsi in diversi contesti nell'ambito di manifestazioni della stessa diocesi ma non solo. Ad aprire la serata, il flauto, sulle note di jingle bells, magistralmente suonato da Maria Francesca Cumino. A seguire, i testi dei canti proposti che generalmente accompagnano da tempo le Celebrazioni liturgiche, interiorizzati e presentati con grande naturalezza e coinvolgimento. Esibizione presentata come momento comunitario di preghiera che, dopo qualche anno di assenza, ha ripreso slancio laddove era stato partorito. Le tematiche della “Sacra Famiglia”, di “Maria Madre Dio” e il “Tempo di Ricominciare”, quest’anno, nell’ultima tappa del tempo di Natale, ha voluto focalizzare l’avvenimento del “Battesimo di Gesù”. I vari passaggi delle festività sono culminati nell’esposizione dell’“Emmanuele” nella vita pubblica attraverso l’ordinario gesto di farsi battezzare per commemorare l'inizio degli ultimi tre anni della Sua missione divina. La kermesse dei brani riecheggiati presso la chiesa “San Giovanni XXIII”, dedita all’ascolto e alla comprensione, ha avuto come protagonista principale Gesù.
I titoli dei canti intonati sono stati: “In una Notte come tante”, “Dio con noi Emmanuel”, “Magnificat”, “Cerco la Tua Voce”, “Tempo di ricominciare”, “Con te Camminerò”, “Preghiera Semplice” e “Semina La Pace”. “Semina La Pace”, notorio pezzo del gruppo Gen Rosso e che ha determinato all’epoca il nome dello stesso coro parrocchiale, è stato espresso in maniera nuova e originale con l’intro parlato dal titolo “La Pace Verrà” e con tanto di sventolio, sul finale, delle bandierine della Pace. Tematica della Pace rilanciata dal coro, specie in questi anni di guerre internazionali, e ripresa anche a margine dell’esibizione, a più largo spettro, dallo stesso parroco Don Tonino Longobucco: «Pregare cantando rinfranca sia l’animo di noi che abbiamo ascoltato sia il coro che ci ha deliziato con queste note e vocalizzi. Questi momenti rasserenano anche i nostri assilli interiori e allo stesso tempo sono un grande auspicio per il ritorno della pace sugli scenari di guerra sparsi per il mondo. Meditando sulle preghiere intonate dal coro, mi sono convinto a quanti anime di fedeli e persone potrebbe giovare semplicemente ascoltare questi testi. L’interpretazione del coro può calmare anche le nostre piccole guerre personali e destare le coscienze di tutti per edificare la vera Pace partendo da chi sta accanto a noi. A tutti i componenti del coro “Semina La Pace” vanno i complimenti e tutta l’ammirazione con il buon proposito, per questo nuovo anno, di far diventare questo appuntamento un evento sempre più rilevante. Pensando magari di abbracciare anche altri fedeli di altre parrocchie e proporre “Preghiamo Cantando” come un avvenimento crescente e atteso in tutta la comunità coriglianese. Sono sicuro- ha concluso Don T. Longobucco- che questi buoni propositi, con l’impegno e la costanza che da sempre contraddistingue questo coro, potranno ancora una volta tramutarsi in realtà».