di Gennaro De Cicco

Aperti e attivi i corsi d’arte, lingua e cucito arbëreshë, organizzati dall’Amministrazione comunale di San Demetrio Corone.

Grazie ai fondi del PNRR, infatti, sono partiti i corsi di cucito degli abiti tradizionali con l’esperta Carmelina Oliva, i corsi di alfabetizzazione e lingua arbëreshe tenuti dal Diacono Costantino Belluscio e dalle esperte Francesca Prezzo e Rossella Russo, e il corso di scajola, arte antichissima e affascinante, con il Maestro Federico Braile. Una immensa possibilità espressiva di un mondo che offre al settore creativo numerosi spunti e materiali per innovare, brandizzare e implementare il patrimonio culturale calabrese, realizzando un continuo travaso tra antico e moderno. Fra l’altro, recentemente, nella sede del prestigioso Collegio di Sant’Adriano, con la mostra del Maestro Franco Azzinari, presentata da Vittorio Sgarbi, che è arrivato a San Demetrio proprio in occasione dell’inaugurazione, il paese continua la sua attività culturale. Nel frattempo San Demetrio Corone, Shën Mitri in lingua arbëreshe, affronta tutti i problemi della Calabria contemporanea con la consapevolezza di avere una marcia in più: la sua dimensione identitaria di realtà calabro-albanese che cerca una continua sintesi tra antichità e attualità. E il “Festival della Canzone Arbëreshe”, che si tiene ogni estate, fra le tante iniziative, si legge nel comunicato stampa, è uno dei fiori all’occhiello di questo paese. La volontà è quella di aprire le porte alla regione per portare i calabresi a conoscere le opportunità culturali e commerciali che l’Arbëria offre al territorio. La recente visita del Presidente albanese Begaj, accolto dal Presidente Occhiuto con ogni riguardo proprio per le relazioni internazionali che l’Italia sta stringendo con l’Albania, ha confermato, inoltre, l’importanza strategica della Calabria e di questo suo cuore italo-albanese, in grado di riportare al centro dell’interesse la regione.

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