di Cristian Fiorentino

Si è svolta mercoledì 25 ottobre, nell’auditorium del polo liceale allo scalo di Rossano e alla presenza di una buona presenza di pubblico, la presentazione del lungimirante progetto “Il Sole Ri-sorge a Gerusalemme”. Incontro edificante finalizzato alla condivisione di contenuti, azioni e prospetti di attuazione comprendenti il tessuto delle scuole cittadine.

Coinvolgimento, mai come in questo periodo di spirali di guerra, necessario per il recupero e la costruzione della Pace. Programma promosso dall’arcidiocesi di Rossano-Cariati, in cooperazione con le scuole della “Custodia di Terra Santa”, disciplinate dal vicario generale, Padre Ibrahim Faltas. Scopo primario è la formazione alla Pace e la fraternità tra i popoli per le nuove generazioni grazie ad attività di ospitalità, gemellaggi e interscambi linguistici-culturali rivolti a studenti della “Custodia in Terra Santa” e gli istituti della diocesi jonica. Meeting aperto dagli onori di casa e dai saluti del dirigente scolastico del polo liceale rossanese Antonio Pistoia e proseguito con la coordinazione del tour operator della Terra Santa Angela Donato. Il progetto nella fattispecie è stato presentato dalla dirigente scolastica Adriana Grispo che ha evidenziato ancora una volta l’immenso lavoro della comunità Francescana in una zona del mondo molto fragile e dall’alto valore storico. Lodevoli sono stati gli interventi, in presa diretta da Betlemme, del docente di lingua italiana delle scuole “Custodia Terre Sancte” Milad Fatouleh. Collegamento terminato in maniera sui generis e tra emozioni e commozione con la recita del “Padre Nostro” in arabo da parte proprio di M. Fatouleh.

L’Arcivescovo Monsignor Maurizio Aloise, invece, si è soffermato sulla costruzione della Pace che deve avere come comune denominatore un proficuo e dinamico dialogo tra le diversità. Intanto, è decollata anche l’iniziativa “Calabria Terra di Pace e Fratellanza” che vede coinvolti bambini e ragazzi, italiani e di Terra Santa, delle scuole connesse al programma e che hanno già prodotto tanti dei lavori, molti già selezionati, sotto il tema della Pace per la mostra itinerante internazionale di “Colors  for Peace”.  Opere dei giovani e giovanissimi su cui proseguiranno le preferenze anche nel corso dei prossimi mesi. Oltretutto, sono stati ideati interventi di aiuto e di solidarietà, attraverso l’acquisto di manufatti di artigianato prodotti proprio a Betlemme, per offrire un contributo reale soprattutto in questo frangente storico alla comunità dei Cristiani palestinesi e delle scuole della “Custodia”. Lavoro basilare per incoraggiare la cultura del rispetto tra le diversità, realizzando spazi aggregativi e di coesistenza interculturale, dove i ragazzi, originari da luoghi contrassegnati da disgregazioni e ostilità, possano elaborare cognizioni considerevoli per la propria crescita. Percorso attraverso il quale si possa rinsaldare la fiducia in sé stessi e negli altri, attraverso uno studio adeguato, ricreativo e creativo della lingua e della cultura, e dove si possano assimilare nuovi mezzi e modelli di valori validi alla concretizzazione nella propria superficie di origine. Educazione come strumento di pace e di coesistenza per imparare a conoscere il mondo nella sua ampiezza, e per fare esperienze nelle collettività, vivendo nel pluralismo multiculturale sviluppando consapevolezza e responsabilità delle infinite risorse. Proposta formativa attraverso vari laboratori come quello linguistico per apprendere l’italiano, di pittura, scultura e tecniche miste, di disegno e ceramica e di grafica.

Progetto contrassegnato come attività pilota, unica ed assoluta nel suo genere specie per la Calabria, e distintiva del programma interistituzionale “Calabria Terra di Pace e Fratellanza”. Proposta promossa dal soggetto capofila del comune di Tarsia, in sinergia col museo internazionale della “Memoria di Ferramonti” e l’associazione “Colors for Peace” di Sant’ Anna di Stazzema, di cui la dirigente scolastica A. Grispo ne è l’ambasciatrice, e condiviso dall’arcidiocesi jonica. Obiettivo del progetto la formazione: cogliendo anche le somiglianze e acquisendo competenze comunicative e di interazione nonché usufruendo degli spazi e risorse a disposizione in un contesto sociale ampio per la durata dell’anno scolastico 2023-2024 ma replicabile per anni successivi. Le fasi del progetto a settembre hanno permesso l’individuazione delle scuole partner con attivazione di contatti e piattaforme, e a ottobre la presentazione e l’individuazione degli alunni più motivati delle varie classi sia in Terra Santa che nella diocesi di Rossano-Cariati. Da novembre 2023 a febbraio 2024 ci sarà la corrispondenza tra le classi individuate e i corrispondenti italiani delle scuole coinvolte, scelte per affinità di interessi comuni, culturali e sportivi. Da aprile a maggio 2024 previsto il viaggio di istruzione con scambio di ospitalità e l’inserimento degli studenti ospiti in classi degli istituti aderenti al progetto con la possibilità di seguire le lezioni ed effettuare escursioni. Da settembre a ottobre 2024 viaggio di istruzione con scambio di ospitalità in Terra Santa per gli studenti italiani con la possibilità di seguire le lezioni di lingua italiana presso le “Scuole della Custodia” ed effettuare escursioni per conoscere i siti culturali, integrarsi presso una famiglia condividendo la vita quotidiana, le usanze, la civiltà e le tradizioni comunicando con la comunità ospitante. Inoltre, ci sarà la possibilità di confrontarsi col sistema scolastico delle scuole partner. A conclusione degli scambi, gli studenti saranno invitati a intrattenere i legami di amicizia nel contesto extra scolastico.  

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