di Cristian Fiorentino
Dopo il messaggio di ringraziamento del gruppo giovani, arriva anche la lettera di omaggio del coro parrocchiale di Sant’Antonio a Don Gaetano Federico. In occasione dell’ormai prossima partenza del sacerdote, dopo ben tredici anni di servizio presso la comunità coriglianese, anche il gruppo di coristi e musicisti ha voluto inoltrare la propria missiva di ringraziamento:
«In questi 13 anni, passati troppo in fretta, noi coro parrocchiale, abbiamo potuto apprezzare il dono che il Signore ci ha dato nella persona di Don Gaetano: vero e Zelante suo servo. Con la sua umiltà e semplicità, ha saputo trasmettere in ognuno di noi, la bellezza del Signore, lodandolo. Sebbene avesse gusti diversi, ha abbracciato con gioia ed entusiasmo ogni nostra proposta, innamorandosi e scoprendo anche canti che portano nella loro diversità un'unica lode, quella al Signore. Come dice Sant’Agostino “Chi canta con la voce, con la bocca e con il cuore, canta sempre un Canto nuovo al Signore”. Ha abbraccio ed accolto in modo particolare la nostra Via Crucis, a noi molto cara, diventata parte importante del programma liturgico del periodo Quaresimale, diversa dallo standard ma in egual misura considerevole nella profondità del Mistero della Morte e Resurrezione di Cristo. Oltre all’ aspetto liturgico, il coro ha vissuto, grazie a Don Gaetano, momenti di convivialità, finalizzati a rafforzare rapporti di comunione familiare. Oltretutto, tra canti profani e imitazioni varie, ci siamo confrontati nelle diversità dialettali, facendole diventare teatro puro. Gli effetti sono stati i momenti di ilarità e le lunghe risate insieme. Da uno di questi momenti conviviali, è nata l’idea di fare una delle tante rappresentazioni carnevalesche, dal titolo “I Luordj Jnglesj”, ideate dalla sinergia tra lo stesso parroco, coro e giovani. Ancora una volta Don Gaetano ha saputo trasmettere uno dei tanti doni che lo contraddistinguono. Non possiamo non ricordare tutte le battute ispirate da un personaggio a lui tanto amato come Totò e la famosa poesia della “Livella”, declamata alla sua maniera e spiegandone il profondo significato morale. Il nostro modo di fare, ovvero quello di essere sempre schietti e veri, ha portato Don Gaetano ad essere uno di noi in tutto. Ha saputo gestire anche le nostre goffaggini, causa qualche intoppo durante qualche celebrazione, ma lui con amorevolezza sapeva riprenderci con il sorriso. Potremmo scrivere infinite cose di questi stupendi 13 anni ma sintetizziamo nel dire che è stato un vulcano di idee ed energie che ci ha travolto e stravolti con il suo continuo fare instancabile. Di una cosa siamo certi, che dove andrà, porterà la luce del Signore in ogni cosa che farà, con la speranza che questi lunghi anni non vengano cancellati dalla lontananza. Rimarrà per sempre nelle nostre battute e sorrisi. Buon Cammino Don Gaetano dal tuo indomabile e affettuoso Coro». Frattanto, domenica 17 settembre, a “Santa Maria Maggiore” alle ore 18:30, vi sarà la presentazione del libro di Don Gaetano Federico dal titolo “Tredici anni insieme per comunità protagoniste”.