Sono in programma nei giorni del 15, 16 e 17 settembre a Corigliano Scalo i solenni festeggiamenti religiosi e civili in onore della santa patrona Maria Santissima delle Grazie.
È una tradizione che si rinnova ormai da oltre 76 anni e che, come spesso accade in queste circostanze, la festa si lega indissolubilmente con la storia di questa che è ormai divenuta l’anima commerciale di Corigliano. Eppure fino agli inizi degli anni 70 non era così perché la frazione Scalo solo da allora incominciò a registrare quel boom socio-economico che oggi è sotto gli occhi di tutti. Ma torniamo alla festa patronale. Dicevamo che affonda le proprie radici sul finire degli anni ’40, possiamo dare con certezza questa data perché nel recente passato, grazie ad un piccolo ma prezioso lavoro di ricerca, don Vincenzo Longo, cultore delle tradizioni locali e appassionato degli aspetti socio-culturali coriglianesi, si fece raccontare la storia dello Scalo da un personaggio che pochi anni ci ha lasciati: la signora Maria Le Voci. Una donna che pur non essendo nata qui a Corigliano ha però legato indissolubilmente la propria esistenza terrena alla città ausonica. La signora Le Voci ha vissuto in prima persona quella che è stata l’evoluzione storico-sociale e culturale dell’attuale frazione dello Scalo fin dalla seconda metà degli anni trenta, quando la Stazione era abitata da pochissime famiglie.
Ecco cosa raccontava nel 2000 la signora Le Voci a don Vincenzo Longo a proposito della festa della Stazione: “Lo dobbiamo – racconta la Le Voci - a don Salvatore Barbieri, che per il suo interessamento, la festa della Madonna delle Grazie con la fiera fu stabilita la terza domenica di settembre. Non ricordo bene se fu il 1947 o il 1948. D’allora si è sempre fatta la festa con la processione e tutto il resto”. Maria SS. delle Grazie, è la Madonna Patrona dello Scalo di Corigliano che con la sua grazie e dolcezza riesce ancora a parlare al cuore e allo spirito dei fedeli in un tempo sempre più globalizzato e secolarizzato. La festa dello Scalo in programma sabato e domenica prossimi come di consueto unirà momenti di religiosità e di devozione popolare a momenti di festività civile con gli spettacoli serali e i tanti ambulanti che trasformeranno le vie cittadine in un piccolo bazar multietnico dai colori vivaci. Una festa dal grande significato religioso che, come sottolinea il parroco della Chiesa dedicata alla Patrona, don Angelo Pisani, “ è espressione del forte legame che unisce i fedeli di questa comunità alla Madonna SS. delle Grazie, che ancora oggi sembra dare segnali di forte presenza attraverso le grazie che elargisce ai credenti”. Una presenza forte, dicevamo, che trova nella preghiera il viatico verso quella serenità e pace interiore che non sempre derivano dal vedere soddisfatti i desideri, i bisogni e gli affanni che costellano la vita di ogni uomo o donna nel corso dell’umana esistenza. “Sono molte le giovani donne che sostengono di aver ricevuto delle grazie come premio alle loro preghiere e alle speranze risposte in Maria Santissima, e tra queste -continua il parroco- molte erano donne che non riuscivano a soddisfare il loro desiderio di maternità”.