di Cristian Fiorentino
È stato un mese di agosto 2023 davvero intenso di emozioni per la comunità cristiana di Schiavonea. La parrocchia “Santa Maria Ad Nives”, infatti, lo scorso mese non solo ha tributato i dovuti e sentiti omaggi alla Patrona del borgo marinaro e alla “Madonna della Schiavonea”, ma ha saluto con grande gioia e suggestione anche le “chiamate” di due suoi figli.
Due ragazzi di Schiavonea, in effetti, dopo un quinquennio di studi, lo scorso 25 agosto presso la “Congregazione SS. Redentore” fondata da “San Alfonso Maria de Liguori”, hanno professato a Ciorani di Mercato San Severino, in provincia di Salerno, nella chiesa della “SS. Trinità” la propria vocazione religiosa consacrandosi al Signore con tanto di atto di affidamento alla Madonna. Si tratta di Francesco Di Lorenzo e Angelo Curia festeggiati sia nel giorno della loro proclamazione che domenica 27 agosto nella chiesa “S. Maria Ad Nives” di Schiavonea. Concelebrazione Eucaristica di ringraziamento al Signore, per il fecondo cammino dei due postulanti, avvenuta alla presenza del parroco Padre Francesco Ansalone, Padre Lorenzo Fortugno, già parroco a Schiavonea fino al 2019, Padre Gennaro Sorrentino, vicario provinciale dello stesso ordine e al maestro dei novizi Padre Maurizio Iannuario.
Entrambi adesso saranno attesi da una seconda fase di formazione, con Francesco Di Lorenzo che, votato al sacerdozio, dopo aver studiato alla Pontificia facoltà teologica dell'Italia meridionale di Napoli, adesso sarà atteso dagli studi teologici, a Madrid in Spagna. Angelo Curia, invece, ordinato come “Fratello Laico” sarà indirizzato dalla curia ad una destinazione dell’ordine della congregazione. Collettività schiavoneota e coriglianese in festa per ambedue le vocazioni di F. Di Lorenzo e A. Curia che ha partecipato numerosa e commossa sia alla proclamazione a Ciorani che alla Messa di ringraziamento dello scorso 27 agosto. Soddisfatto l’attuale parroco della parrocchia “Santa Maria Ad Nives” Padre Francesco Ansalone e l’intera comunità religiosa che hanno salutato con contentezza questa doppia e lieta “chiamata” con l’auspicio che possano esserci in avvenire, come già avvenuto in passato, nuove vocazioni, sacerdotali e laiche, anche nel borgo marinaro.