di Cristian Fiorentino

Un insieme di particolari emozioni e sentimenti ha caratterizzato, nel borgo marinaro, le celebrazioni in onore di “Santa Maria ad Nives”. L’affetto, la devozione, la partecipazione hanno accompagnato per diversi giorni i riti di preparazione vissuti tra “Sacro Novenario”, Sante Messe e senza tralasciare il Santo Rosario da sempre indicato dalla Vergine come «Un'arma potente contro l'inferno: esso distruggerà i vizi, libererà dal peccato e abbatterà le eresie».

Peculiari gli spunti generati nelle meditazioni proposte dai parroci invitati per l’occasione ad iniziare da Monsignor Luigi Renzo, Vescovo emerito di Mileto-Nicotera- Tropea nel giorno dell'intronizzazione e incoronazione del simulacro della Madonna, e passando per Don Pietro Madeo, Don Tonino Longobucco, Don Vittorio Salvati e Don Gaetano Federico. Riflessioni schiette ed efficaci anche di Padre Francesco Ansalone, rettore della parrocchia schiavoneota, che nella prima Celebrazioni Eucaristica della solennità del 5 agosto, ha asserito: «Maria è sempre stata semplice e soprattutto una noi. Da Lei dobbiamo apprendere l’umiltà e il saper farsi di lato, virtù che le ha permesso, pur restando protagonista della storia ancora oggi della salvezza dell’umanità progettata da Dio, di restare in disparte. La Madonna non è una prima donna ma bensì un umile creatura che è stata generata e scelta proprio per questa sua dote. Questo perché il fulcro resta suo figlio Gesù Salvatore sempre ben indicato dalla statua col Bambino in braccio. Ma è anche una Mamma capace come tutte le mamme, nonostante le avversità della vita, di accettare tutti i suoi figli con i loro sbagli. Dal “Concilio Vaticano II” Maria è “Colei, che nella Chiesa santa occupa, dopo Cristo, il posto più alto e il più vicino a noi” e per questo motivo San Papa Giovanni XXIII, all’epoca, ha voluta includerLa nel documento unico della costituzione “Lumen Gentium”.

Come figli e fedeli devoti dobbiamo, però, ricordarci costantemente della nostra Mamma Celeste e non solo quando abbiamo necessità delle Sue grazie». Entusiasmo registrato anche in altri frangenti dei riti come l’adorazione Eucaristica e il passaggio del simulacro “Peregrinatio Mariae” per le vie di Schiavonea tra balconi, case e strade addobbate a festa con coperte, fiori e stendardi per l’occasione. Non sono mancati, sullo spiazzale della chiesa, anche momenti conviviali tra i tanti membri del “Comitato Festa”, tra giovani e più navigati, considerato l’anima alacre della programmazione dell’intero e ricco programma religioso. Non da meno l’instancabile gruppo dei portatori del simulacro Mariano. Altra particolarità è stato il “Matinée”, proposto e intonato dall’ass. bandistica “A. De Bartolo”, al raduno delle autorità civili e militari al “Quadrato Compagna” che poco dopo hanno raggiunto la vicina chiesa parrocchiale. 

Poco dopo la Celebrazione Eucaristica è stata presieduta da Monsignor Maurizio Aloise, Vescovo dell’arcidiocesi di Rossano-Cariati, omaggiato con un ritratto di “S. Maria ad Nives” e che durante l’omelia ha invitato e riscoprire la figura della Vergine Maria come esattamente come è stata presenta nel “Concilio Vaticano II” ossia come “Discepola, Madre e Modello”. Messa concelebrata da Padre F. Ansalone Don T. Longobucco, Don A. Stasi, Don Marco Fazio, assistita dai ministranti e accompagnato dalle note del coro “Sinodale” parrocchiale. A margine si è svolto anche il sentito atto di affidamento alla Madonna dalla Capitaneria di porto di Corigliano con la preghiera recitata da una sottotenente di vascello donna seguito da un omaggio floreale. Consacrati dal Vescovo con tanta gioia, in volto e nell’animo, anche le bambine e i bambini pres

enti con l’abitino votivo della Madonna. Nel pomeriggio processione sino alla “Madonnina” sul lungomare, scortato dal moto club “I Cavalieri”, ma niente imbarco della statua della “Madonna ad Nives” per la tradizionale e attesa processione in mare. Funzione non praticabile, causa le avverse condizioni meteo, che ha lasciato delusi molti devoti e cittadini. Corteo motorizzato che ha interessato il resto lungomare e al rientro in chiesa, sul piazzale enunciato il messaggio alla comunità con solenne canto “Te Deum” di ringraziamento. Hanno chiuso la giornata lo spettacolo dei fuochi pirotecnici sia al rientro della statua della Madonna che alla mezzanotte. Domenica 6 agosto, alle 19 speciale si è svolto anche la Celebrazione Eucaristica di Ringraziamento alla Madonna con la partecipazione del “Comitato Festa” a conclusione di un programma vissuto con grande impegno, fervore e soddisfazione. Riverita, infatti, con grande fede “Santissima Maria della Neve”, da sempre considerata “Patrona” del borgo di Schiavonea e della gente di mare. Riti a cui si sono mescolati cittadini e turisti, tutti accomunati dall’affidamento alla “Madre” dei propri pensieri e preghiere e con un proposito speciale rivolto alla “Pace” collettiva e individuale.

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