di Cristian Fiorentino
Al motto slavo, croato e bosniaco “Da, Da Mir” (Sii tu Pace), l'ormai famigerato "Pellegrino della Pace" Don Santino Borrelli, dalle prossime ore, percorrerà la sui generis marcia a piedi da Donnici a Medjugorje. Lungo e impegnativo cammino che inizierà il 31 luglio e si concluderà il 25 agosto con l’arrivo, nella piccola cittadina della Bosnia-Erzegovina, ai piedi della “Madonna”.
Il sacerdote cosentino della parrocchia “San Michele Arcangelo”, già noto per le chilometriche camminate effettuate negli anni passati, questa volta affronterà un tragitto del tutto particolare. Nel tratto italiano raggiungerà a piedi Bari, da lì si imbarcherà per sbarcare a Dubrovinik, in Croazia, quindi riprenderà il cammino per toccare Sarajevo e Mostar, luoghi segnati duramente dalla guerra nei Balcani negli anni ’90, e quindi giungere a Medjugorje per un totale di circa 800 km. Il buon Don Santino, definito podista per “Vocazione”, giungerà a destinazione in un giorno del mese considerato peculiare a Medjugorje: ossia nella data in cui avvengono le apparizioni della Vergine alla veggente Marija.
«Questo nuovo cammino- ha affermato Don Santino Borrelli- mira a farci diventare non solo strumento ma noi stessi doni di Pace. Marcia che rientra in un percorso spirituale di cammini. Dopo Roma e l’Ucraina adesso c’è Medjugorje transitando da Sarajevo, scenario di un’altra sanguinosa guerra che ha prodotto tanta sofferenza lasciando delle ferite vive. Ferite provocate dai conflitti, ieri come oggi, dove non devono mancare speranza, preghiera e vicinanza per allievare il dolore e guardare all’avvenire con ritrovata fiducia». Missione apprezzata e consacrata dall’arcivescovo della diocesi di Cosenza-Bisignano Monsignor Giovanni Checchinato nonché da Papa Francesco che, informato dalla marcia verso Medjugorje, ha inoltrato la sua speciale benedizione a Don Santino Borrelli. Preparata anche una preghiera ad hoc per che recita: «O Signore Gesù, principe della pace, accetta e accogli il nostro cammino di Fede a piedi per la Pace da Donnici verso tua Madre, "Maria Regina della Pace" invocata a Medjugorje. "Signore Gesù Cristo, per mezzo di Maria tua madre, liberaci dalle catene del male e donaci la gioia del perdono e della pace" e aggiunta alla recita del Santo Rosario, accompagni i nostri passi di Pace fino a Medjugorje passando da Sarajevo e Mostar, città martoriate dalla guerra dei Balcani. Ti preghiamo perché questo cammino resti nei nostri cuori come un sigillo di Resurrezione. Resti come un costante grido di speranza: mai più guerre. Resti testimonianza di un profondo atto di affidamento alla Madre di Dio, per confermare la nostra volontà di impegnarci a rimanere tenaci mendicanti di riconciliazione e convinti costruttori di pace. Amen». Don. S. Borrelli, alla vigilia della partenza, ha illustrato anche il logo ideato per l’occasione: «Intorno a "Maria Regina della Pace" si apre un cammino di armonia. Dal cuore della Madre di Dio, impariamo che il primo e l'ultimo, il principe della pace è Gesù Cristo. Un cammino reso possibile dal percorso di Fede che la Madonna ha tracciato attraverso l'invito a pregare incessante per la pace e a vivere un concreto cammino di Fede, applicando nella vita i "cinque sassi di Medjugorje": rosario, eucaristia, confessione, digiuno e bibbia. Un cammino di formazione, tutto racchiuso in uno stile di carità che ci spinge anche a salire a piedi nudi sulla collina delle apparizioni, per rispondere alla chiamata alla santità ricevuta con il battesimo. Un cammino e una chiamata per professare la Fede nel figlio di Dio, e per promuovere il proposito di rinnovamento così come si fa arrivando a piedi a Santiago.
Nel logo, l'invito forte al cammino di conversione per vivere la ricerca di Dio è rappresentato attraverso i segni che identificano il cammino di Santiago: la conchiglia, la croce di Santiago e la freccia gialla. Il logo è racchiuso all’interno di un cerchio rosso, colore del martirio, per indicare il bisogno di testimonianza custodito e difeso da San Michele, che ci ricorda che non c'è nessuno come Dio. In questo cammino, seguendo la stella della vita, vogliamo, insieme alla “Regina della Pace” e con rinnovata volontà di evangelizzazione, ritrovare un'alba di speranza e di Resurrezione, per sostenere il bisogno primario di tranquillità e di pace fra i popoli. Fra questi segni emergono i colori giallo e blu, i colori della bandiera ucraina, per continuare a pregare per la pace e per il popolo ucraino, ma anche per avere la consapevolezza dei danni che ogni guerra provoca per anni. Gli stessi danni che incontrerò camminando nell’ex Jugoslavia. Ancora dopo diversi decenni dalla fine della guerra nei Balcani, ci sono le conseguenze drammatiche di ogni conflitto, come morte, odio e perdita del senso della vita. Camminando, allora, dal villaggio della speranza di Donnici verso Medjugorje, passando per la Croazia, il Montenegro, la Serbia, l’Erzegovina, e soprattutto passando da Sarajevo e Mostar, desidero far diventare i miei passi, passi di pace, condivisi con chi vuole camminare con me in comunione di preghiera. Senza sosta, diffondendo il logo e la preghiera del rosario, chiediamo il dono della Pace, per non avere più guerre, per trovare l'armonia fra i popoli, e per una rinnovata fraternità nel nome di Dio. Questo cammino serve a diffondere la speranza che abbiamo in un mondo di pace, alimentando questo desiderio come si curano le rose più bella della vita che emanano il meraviglioso profumo di Dio». Don S. Borrelli, inoltre, lo scorso anno ha affrontato la marcia della Pace dalla città ucraina di Leopoli al Santuario Mariano di Czestochowa in Polonia, passando per Cracovia. Anche nella tappa 2022, giunse in una data precisa ossia il 22 agosto nel giorno della festa di Maria Regina dell’Universo, con tanto di consacrazione alla Madonna Nera nel Santuario di Czestochowa passando per i luoghi dedicati alla “Divina Misericordia” e a “San Giovanni Paolo II” e il campo di sterminio di “Auschwitz”, immagine di cruda sofferenza. Don Santino Borrelli già nel 2014 è stato in Ucraina nel segno della solidarietà, sempre vicino a Leopoli, per un altro conflitto e martirio. Nelle sue tanti percorsi di “Fede”, Don Santino vanta all’attivo già il famigerato “Cammino di Santiago”, in Spagna, nel 2021 la "Pietrelcina-San Giovanni Rotondo- Monte Sant’Angelo” sulle orme di San Pio, nel 2018 in Terra Santa sul monte Athos da “Akko a Gerusalemme” sulla scia di San Francesco d’Assisi, la Vibo-Paravati-Tropea sulle tracce di Natuzza nonché sempre nel 2021 la Donnici – Roma, di oltre 700 chilometri, dove Don Santino ha incontrato Papa Francesco che ha firmato la prima pietra di una struttura multifunzionale per l’aggregazione sociale, progettata a Donnici e intitolata “Liturgica”. Il sacerdote della chiesa di “San Michele Arcangelo”, dovrebbe essere accompagnato dall'Italia da un pellegrino amico e nella tappa croata-bosniaca da una coppia di sposi (Vincenzo e sua moglie Agnieszka), conosciuti proprio durante uno dei tanti cammini e che hanno scortato Don Santino in alcuni percorsi polacchi e ucraini già lo scorso anno. Oltretutto, quest’anno il buon Don Santino, a maggio, ha ripercorso il “Cammino di Santiago” e negli ultimi giorni il “Cammino da Santiago a Finisterre”. Giusto il tempo di tornare a Donnici che, Don S. Borrelli sta ripartendo questa volta per Medjugorje dove il 25 agosto troverà ad accoglierlo anche tanti suoi parrocchiani che lo raggiungeranno, attraverso un viaggio organizzato, alle falde della collina della “Regina della Pace”.