Foto di Carlo Caruso
di Giacinto De Pasquale
Un giusto ed opportuno ricordo nei confronti di un intellettuale che ha fatto dello studio e della conoscenza pane di vita quotidiana. La possiamo definire così l’iniziativa, voluta dall’amministrazione comunale la quale si è avvalsa della preziosa ed importante collaborazione del prof. Giulio Iudicissa, che lo scorso giovedì 18 maggio si è tenuta presso la sala “Enzo Viteritti” della biblioteca comunale “Francesco Pometti” di Corigliano centro storico.
Un pomeriggio denso, particolarmente ricco di spunti, dove non sono mancati momenti di commozione, che vale proprio la pena di raccontare. In due ore chi ha preso la parola ha avuto modo di tracciare la poliedrica figura del coriglianese, prof. Giorgio Otranto, in tutte le sue sfaccettature, anche se, ed è giusto rimarcarlo, tale e tanta è stata l’attività dell’accademico che ci vorrebbero più momenti come questo, per averne un quadro più completo, ma non certamente esaustivo. Un primo aspetto che va sottolineato è l’accoglienza riservata ai partecipanti, da parte del personale della biblioteca, il quale ha voluto dare un tocco di sincero ringraziamento al prof. Otranto e alla sua famiglia, allestendo un tavolo sul quale erano esposte alcune delle tante produzioni del professore. Ed uno dei vari aspetti rimarcati in quel pomeriggio è stata proprio la generosità di Otranto nel voler, omaggiare, già quando era in vita, la “sua” Corigliano, con la donazione di 2.300 volumi già nel 2014 alla biblioteca che ha ospitato l’incontro. E’ stato il Vicario foraneo, don Gaetano Federico (in sostituzione del vescovo impedito da impegni sopraggiunti), ad aprire la serie di interventi sulla figura del prof. Otranto. Don Gaetano ha raccontato il suo personale ricordo del professore, affermando come il suo lavoro nel campo della storia del cristianesimo e della Chiesa, sia stato un contributo puntuale, ricco e fondamentale per tutti coloro che avranno modo di imbattersi nel lavoro dell’accademico. E’ toccato poi al sindaco della città, Flavio Stasi, affermare come l’amministrazione abbia voluto questo momento di discussione sulla figura di “un cittadino illustre della nostra città”. Ed è per questo che il primo cittadino ha affermato che certamente in futuro altre iniziative saranno organizzate per ricordare l’uomo, il professore ed il ricercatore Otranto. Toccante, in alcuni momenti, e non poteva essere diversamente, il ricordo tracciato dal prof. Giulio Iudicissa dell’amico Giorgio. Intensi e frequenti i contatti con l’accademico, con il quale Iudicissa avviava lunghe ed interessanti discussioni. L’ultima delle quali, ha riferito, è avvenuta qualche giorno prima dello scorso Natale. “In quella circostanza – ha detto tra l’altro il prof. Iudicissa – ho avvertito a pelle che quello sarebbe stato l’ultimo colloquio tra di noi”. Ed in effetti così fu perché il prof. Otranto scomparve il 5 gennaio scorso. Iudicissa ha sottolineato, ancora, l’attaccamento morboso del prof. Otranto verso la “sua” Corigliano “perché la sentiva dentro da sempre”. Attesa era la relazione della professoressa, Emanuela Prinzivalli, professore ordinario di Storia del cristianesimo e delle chiese presso l’Università “La Sapienza” di Roma. Attesa perché il tema scelto dall’accademica era “Migrazioni di popoli e itinerari religiosi alle origini dell’Europa: Giorgio Otranto tra storia ed impegno civile”. Attraverso un linguaggio semplice e nello stesso tempo affabile, la prof. Prinzivalli, ha offerto ai presenti uno spaccato dell’Otranto, non solo instancabile e attento studioso, ma anche l’Otranto impegnato quotidianamente nella società. Ne è venuto fuori un personaggio molto abile nell’intessere relazioni con tutte quelle realtà europee che incontrava lungo il suo vasto ed articolato percorso di studi. Come non ricordare quello che il prof. Otranto ha fatto per la cittadina pugliese di Monte Sant’Angelo. Qui, infatti, nel 1995 ha fondato il “Centro di studi micaelici e garganici”, come sede distaccata del Dipartimento di studi classici e cristiani dell’Università di Bari. In seguito diviene cittadino onorario della città dell’Arcangelo Michele e lo scorso 6 maggio quel Centro studi gli è stato intitolato. Ha detto ancora la prof. Prinzivalli, grazie al grande lavoro portato avanti dal Centro studi Monte Sant’Angelo ha ricevuto il prestigioso riconoscimento di Patrimonio mondiale dell’Unesco. Ha chiudere la serata è stata l’assessore alla cultura, Alessia Alboresi, visibilmente soddisfatta per come questa iniziativa sia riuscita pienamente. Ha sottolineato il grande dono fatto nel 2014 alla biblioteca Pometti dei 2300 volumi, che sappiamo, saranno arricchiti da altri arrivi. E rifacendosi a quanto detto in precedenza dal sindaco, ha affermato che certamente in futuro altre iniziative saranno promosse per ricordare la figura di questo grande uomo, docente e cittadino illustre. Tra il tanto pubblico presente in sala, proprio a sottolineare come il prof. Otranto sia amato in città, erano presenti la moglie Mina D’Ambrogio, la figlia Rosa e la sorella del professore, Flora. In chiusura di serata ha preso la parola la figlia del prof. Otranto, Rosa, la quale a nome della famiglia, visibilmente emozionata, ha ringraziato per questo momento in ricordo del padre, del quale serberà un caro ricordo. Infine bisogna dare conto di una proposta, formulata dal dottore Franco Cirò, di intitolare al compianto prof. Otranto una via, una strada, insomma un qualcosa di pubblico che possa servire a perpetuare nel tempo la magnifica figura dell’accademico.