Fonte: Comunicato stampa
Rinnovabili e pesca sostenibili: la ricerca scientifica per la tutela del Mare Nostrum promosso dalla Stazione Zoologica “Anton Dohrn”. La Stazione Zoologica “Anton Dohrn”, che è tra i più importanti enti di ricerca nei settori della biologia marina e dell’ecologia, attiva la creazione di un hub per l’assemblaggio e la manutenzione di manufatti da impiegare nella transizione energetica nel Mediterraneo. Due sono le aree potenzialmente interessate per la fascia jonica calabrese, coincidenti con i due maggiori porti presenti: Crotone e Corigliano Rossano, alternative tra di loro. Europa Verde Corigliano-Rossano accoglie favorevolmente la proposta ed auspica e promuove la scelta della nostra area portuale per l’insediamento dell’iniziativa che avrebbe positive ricadute sulle realtà sociali, economiche e istituzionali del territorio. Europa Verde Corigliano Rossano è sempre vigile e attenta a tutte le proposte innovative e pronta a collaborare con le aziende per uno sviluppo eco-sostenibile che nello stesso tempo porti benefici economici sotto forma di energia pulita, risparmio in bolletta ed economia circolare con nuove opportunità occupazionali. La forza generata dal vento, come tutte le energie rinnovabili, è un bene comune. Ogni zona dovrebbe favorire e non ostacolare la transizione energetica. L’emergenza climatica e la pressione dei mercati che stiamo vivendo indicano delle risposte che vanno nella stessa direzione, cioè la necessità di sostituire i combustibili fossili con le energie rinnovabili, agricoltura sostenibile, mobilità green a zero emissioni, tutela dell’ambiente e della biodiversità. Europa Verde si attiva per la realizzazione di questo progetto e intende utilizzare, al meglio, questo enorme potenziale energetico e pulito nel Paese, essendo il meno inquinante e distruttivo per l’ecosistema. Le conseguenze dei cambiamenti climatici sono devastanti e procurano danni economici ingenti, oltre che tragiche conseguenze sulla vita delle persone. Europa Verde di Corigliano Rossano ci tiene a far acquisire alla collettività la consapevolezza che la produzione di questa energia verde garantisce enormi benefici ambientali, favorisce la progressiva riduzione dell’inquinamento da ossido di carbonio e promuove l’autonomia energetica dell’intera area del Mediterraneo. La crisi climatica e il caro energia che stiamo subendo hanno i loro responsabili nei gas serra prodotti dai combustibili fossili. Pianificare la rapida uscita dalla dipendenza dalle fonti fossili significa produrre energia a costi inferiori e coniugare giustizia climatica con quella sociale. isogna agire subito, non si può più aspettare perché sono a rischio investimenti e posti di lavoro». Calabria, Puglia, Sardegna e Sicilia grazie alla potenza del vento e alla conformazione dei loro fondali sono le aree più interessanti per l’offshore marino galleggiante. Dobbiamo renderci autonomi dalle importazioni energetiche sfruttando la forza del vento e del sole, cercando di limitare il più possibile la dipendenza del Paese dal gas russo. L'approccio va cambiato e va approvato un piano straordinario sulle rinnovabili che sblocchi le autorizzazioni ferme, anche attraverso l'istituzione di un commissario nazionale e di sub commissari regionali. Possiamo installare in tre anni 60 GW di rinnovabili. La crisi climatica mette in discussione il futuro del pianeta, la biodiversità e anche il paesaggio ed è questa la vera emergenza. Si rende necessario rivedere i criteri di valutazione delle soprintendenze in materia di autorizzazioni. Ma che cosa sono gli impianti offshore? Sono impianti costruiti in mare aperto che sfruttano la forza del vento presente al largo delle coste, dove raggiunge una velocità più elevata e costante rispetto a quella terrestre grazie all'assenza di barriere. Questa caratteristica permette di minimizzare l’impatto sull’ambiente marino e su quello terrestre durante tutte le fasi del progetto, andando ad intercettare le correnti d’aria laddove sono più abbondanti, aumentando così l’efficienza e massimizzando la produzione di energia. Grazie al suo funzionamento relativamente semplice e alla capacità elevata di produrre elettricità, l’energia prodotta dal vento è una delle fonti rinnovabili a più alta crescita negli ultimi anni. Dai dati raccolti emerge che questo settore crescerà del 60% entro il 2028, anche grazie all’incremento degli incentivi statali. Tra le ipotesi in campo c’è anche quella di sfruttare l’energia del vento proveniente dai futuri parchi offshore per produrre idrogeno verde. L’Energia rinnovabile è stata inserita nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ed è partita la consultazione del Ministero della Transazione Ecologica (MiTe) sugli impianti innovativi, offshore incluso, per guidare la rivoluzione green. Il PNRR considera prioritario il tema della transizione ecologica, in linea con la grande attenzione al tema che deriva dall’Unione Europea, stanziando a favore della missione 52,46 miliardi di euro. L’investimento previsto dal PNRR si inquadra nella Mission 2 del Piano e intende sostenere la realizzazione di impianti innovativi e off-shore, vale a dire gli impianti eolici e fotovoltaici galleggianti per almeno 100 MW, comprensivi di sistemi di accumulo, e in altri 100 MW di impianti che integrano diverse tecnologie, insieme alle infrastrutture necessarie per la connessione alla rete e per la possibile elettrificazione di aree e infrastrutture locali, come le banchine dei porti. In Europa, i principali Paesi che hanno investito nell'eolico offshore sono stati Regno Unito, Germania, Paesi Bassi e Danimarca. Tutti questi Paesi hanno forti ambizioni e aumenteranno la loro capacità eolica offshore nei prossimi anni. I Paesi Bassi, ad esempio, si sono impegnati a installare 11,5 GW di energia eolica offshore entro il 2030. Bisogna accelerare il più possibile per investire sulla politica energetica, sulle infrastrutture. Europa Verde è interessata a sostenere l’investimento sulle rinnovabili, guardando alle tecnologie verdi, all’economia circolare e all’agricoltura sostenibile. Bisogna discutere di comunità energetiche e far crescere la consapevolezza tra le istituzioni locali. È importante combattere questa escalation dei prezzi energetici che incide in modo negativo sul potere d’acquisto di salari, stipendi, retribuzioni. Per questo diventa essenziale costruire una strategia anche nel nostro paese.
Vittorio De Luca- Co Portavoce Europa Verde –Verdi Corigliano Rossano