Fonte: Comunicato stampa
Genitori e nonni: radici per il futuro. Questo il tema del primo caffè pedagogico promosso dall’Istituto Comprensivo Erodoto di Corigliano-Rossano che, in quest’avvio di anno scolastico, ha lanciato questa nuova iniziativa per la comunità educante.
L’incontro ha visto partecipi nonni, genitori e docenti delle classi prime e seconde della scuola primaria, che si sono riuniti presso il Galery Caffè alla presenza della Dirigente scolastica Susanna Capalbo e dello psicoterapeuta Michele Forciniti. E’ stato il primo di una serie di incontri che si snoderanno nel corso dell’anno scolastico, toccando i diversi caffè della città. Occasione per dare il via a questa iniziativa è stata la festa dei nonni che ha rappresentato il primo spunto per riflettere insieme sull’importanza di un legame forte come appunto quello tra nonni e genitori che si rispecchia nella cura educativa. Come sottolineato dalla Dirigente scolastica Susanna Capalbo, “La scelta di discutere di tematiche educative nei caffè è legata alla necessità di snellirne il significato non per impoverirne l’importanza ma per dare loro il senso del racconto e della vicinanza, in un luogo informale, diverso dai luoghi canonici legati alla trasmissione del sapere. I caffè, sono luoghi del dirsi e in questo caso il “dirsi” riguarda temi importanti per le famiglie, i docenti e gli studenti. La relazione con i nonni rimanda alle nostre radici, sono un bene prezioso da custodire e un punto di riferimento per le famiglie, aiuto fondamentale nella crescita dei nipoti specie in un periodo storico come il nostro caratterizzato sempre più da famiglie che mutano come mutano gli scenari della vita e delle relazioni.” Il dibattito di questo primo Caffè pedagogico è stato guidato e sollecitato anche dall’intervento di Michele Forciniti, psicologo e psicoterapeuta che ha sintetizzato la portata educativa della figura dei nonni e l’importanza che essi assumono nel processo di crescita dei bambini, degli adolescenti e dei giovani. Un primo appuntamento riuscito e partecipato che ha aperto la strada a un nuovo modo di parlare e parlarsi, di ascoltare e ascoltarsi e di comunicare per costruire un tempo che non dimentica l’importanza dell’educazione.