Fonte: Comunicato stampa
L’art. 6 del vigente Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro ha istituito, nei soli Enti Locali di dimensioni superiori ai 300 Dipendenti, un formidabile strumento di confronto, l’Organismo Paritetico per l’Innovazione.
L’Organismo “realizza una modalità relazionale finalizzata al coinvolgimento partecipativo delle Organizzazioni Sindacali, su tutto ciò che abbia una dimensione progettuale, complessa e sperimentale, di carattere organizzativo dell’Ente”. Inoltre, “l’Organismo è la sede in cui si attivano stabilmente relazioni aperte e collaborative su progetti di organizzazione e di innovazione, miglioramento dei servizi e politiche formative”. Insomma, si è aperto un mondo di opportunità, che il Comune di Corigliano-Rossano e le Organizzazioni Sindacali devono saper cogliere, nell’interesse dell’Ente e dei Lavoratori. Peraltro, in tutta la provincia di Cosenza, solo il Comune di Corigliano-Rossano ha il privilegio di poter costituire l’Organismo Paritetico, considerato che è l’unico Ente di dimensioni superiori ai 300 Dipendenti. Nemmeno l’Ente Provincia ha tale possibilità, non raggiungendo il numero minimo richiesto di Dipendenti. La FP CGIL da mesi sta chiedendo al Comune di Corigliano-Rossano di rendere effettivamente operativo l’Organismo Paritetico, istituendo quelle relazioni stabili, aperte e collaborative, che possano servire da apripista per il miglioramento dei servizi e per dare pieni diritti di cittadinanza ai Lavoratori dell’Ente. Da mesi chiediamo che l’Organismo venga riunito periodicamente, per dare piena attuazione alle attività programmatiche ad esso preposte. Da oltre due anni, la FP CGIL si sta battendo per il riconoscimento del giusto inquadramento economico e giuridico per i Dipendenti Comunali che da molti anni svolgono mansioni superiori. Una discussione che ancora, purtroppo, non ha trovato piena adesione da parte dell’Ente. Il nuovo Comune, che è nato dalla fusione di Corigliano e di Rossano, si è portato dietro una serie di problemi, ma anche di potenzialità, che hanno necessità di essere affrontati e discussi. Se ne avvantaggerebbe l’Ente, che avrebbe nelle sue disponibilità Lavoratori già ampiamente qualificati per livelli di responsabilità più ampi; ma se ne avvantaggerebbero anche i Lavoratori, che finalmente vedrebbero riconosciuti i loro sacrifici per migliorare l’esperienza lavorativa. Il tempo finora trascorso non è stato utile, perché a tanti Lavoratori è stata sottratta la possibilità di carriera professionale, lasciandoli bloccati nelle più basse categorie contrattuali. Eppure, l’Ente da molti anni continua a usufruire delle prestazioni lavorative qualificate, che tanti Dipendenti di cat. A, o B, continuano a svolgere, senza averne riconoscimento alcuno! Riteniamo che da qui a breve si aprirà un’ampia campagna di rivendicazione giudiziaria a danno dell’Ente, per il legittimo riconoscimento delle differenze economiche dovute per lo svolgimento delle mansioni superiori. Rivendicazioni sacrosante da parte dei Lavoratori, considerato che l’illusione delle riqualificazioni, promesse da tempo e in numero adeguato a soddisfare tutte le esigenze oggettive, è ormai diventata delusione e disincanto. Anche per il fabbisogno del Personale, che l’Ente delibera periodicamente, non è stata colta l’opportunità di un utile confronto, dal quale far scaturire le riqualificazioni necessarie. Tutte occasioni perdute, che finora l’Ente non ha saputo, o voluto, cogliere pienamente, ma che invece è necessario recuperare velocemente. L’Organismo Paritetico per l’Innovazione deve essere inteso come strumento qualificante, che aiuta e rafforza il processo di fusione dei due ex-Comuni. Con questa motivazione, riteniamo che ci sia ancora spazio per un entusiasmante confronto, avendo come obiettivi la formazione, l’organizzazione strategica dei servizi, l’innovazione, le progressioni di carriera, insomma tutto ciò che può servire a migliorare l’apporto professionale dei Lavoratori, e quindi il rapporto tra l’Ente e il Cittadino-Utente. Per questi motivi, continuiamo a sostenere con sempre più forza la necessità di riunire l’Organismo per l’Innovazione, affinché le politiche del Personale, che a nostro avviso risultano carenti e troppo spesso fondate su interventi non sempre coerenti con un’organizzazione strategica della macchina comunale, diventino argomenti di confronto permanente, mettendo al centro la vita lavorativa del Dipendente, le sue possibilità di crescita professionale, il miglioramento dei servizi offerti alla Collettività. Per quanto ci riguarda, la FP CGIL continuerà a sostenere ogni utile azione, non escludendo anche l’azione giudiziaria, per vedere riconosciute le legittime aspettative dei Lavoratori. Ma riteniamo che ci sia ancora spazio per ogni utile confronto, nell’interesse di tutti, andando velocemente a recuperare il tempo e le opportunità che finora sono andati persi.
Vincenzo Casciaro – Segretario Generale FP CGIL Comprensorio Pollino Sibaritide Tirreno