Fonte: Comunicato stampa
Ancora segnali di miglioramento dal nuovo monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità sulla situazione pandemica in Italia. L’incidenza settimanale prosegue la discesa e tocca i 533 casi per 100 mila abitanti rispetto ai 727 della precedente rilevazione.
Scende anche l’indice di contagio RT a 0,90 rispetto all’1,06 della scorsa rilevazione. Per quanto riguarda la situazione ricoveri, l’occupazione dei posti letti sono in calo sia in area medica che nelle terapie intensive. A livello nazionale i pazienti in area non critica si attestano al 15,2% rispetto al 17% della scorsa settimana mentre nelle terapie intensive la percentuale scende di un punto: dal 4,1% della scorsa settimana al 3.6&. Due Regioni/PPAA sono classificate a rischio moderato ai sensi del DM del 30 aprile 2020, una Regione è equiparata a rischio alto per non aver raggiunto la soglia minima di qualità dei dati trasmessi all’ISS, mentre le restanti 18 Regioni/PPAA sono classificate a rischio basso. Otto Regioni/PPAA riportano almeno una allerta di resilienza. Una Regione riporta molteplici allerte di resilienza. Abruzzo (931 casi), Marche con 775 e Veneto con 747 sono le tre regioni con l’incidenza dei casi di Covid ogni 100mila abitanti più alta. Il valore medio nazionale è 533. La Lombardia ha il valore più basso a 392. Per quanto riguarda la Calabria, per la quarta settimana di seguito l’incidenza è in netta discesa e si attesta a 674 casi ogni 100mila abitanti. La scorsa settimana era 895 casi, due settimane fa a 1.076 casi. Non è più la nostra regione ad avere l’occupazione più alta dei posti letto in area non critica. In testa c’è l’Umbria con il 35,6%, seguita dalla Calabria al 29,9% e dalla Liguria (25,5% .Il valore più basso è in Piemonte a 7,7% rispetto ad una media nazionale di 15,2. Per le intensive il valore più alto è in Sardegna (7,4%), Calabria (5,85%), ed Emilia (5,7%) con una media del 3,6% .