di Francesco Caputo

Pasqua di Risurrezione, ma qualcuno nella nostra Città è come se volesse creare un eterno Venerdì Santo, la cosa peggiore che si può immaginare per un credente.

Gli atti vandalici perpetuati contro le Comunità dei santi Nicole e Leone, contro la Comunità di Maria SS. Della Grazie, Area Urbana Corigliano, sono motivo di turbamento che dovrebbe interrogare la coscienza di ognuno. Nel periodo storico che viviamo, l’emergenza sanitaria globale legata al Covid-19, questa società ancora una volta dimostra la peggiore rappresentazione della “razza umana”. Non si può giustificare o far passare come atti vandalici, quello che le Comunità parrocchiali subiscono. Non c’è giustificazione che tenga, chi ha davvero fame non va a rubare in Chiesa. La violenza, la barbaria con cui vengono commessi atti vandalici, nella Casa del Signore, devono farci prendere seriamente una posizione netta e decisa contro questi “criminali”. Piena solidarietà a Don Natalino e don Angelo, parroci delle Comunità, “prese di mira” da questi atti. Vicinanza ai fedeli delle Comunità che vivono queste ore “pasquali” con profonda tristezza mescolata a sentimenti di rabbia e sdegno, per questi vili atti che feriscono il cuore e l’anima di ognuno. Le Caritas e le associazioni parrocchiali sono tra le poche, che anche durante questa pandemia, hanno sempre garantito il servizio a favore dei più deboli, tra tante difficoltà. La Pasqua ci ricorda che il bene e la vita hanno sempre l’ultima parola e che il male e la morte sono stati sconfitti. Ognuno di noi faccia la sua parte, la Chiesa è anche casa mia, tua, nostra….

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